Francia. Identificati gli skin head che hanno aggredito Clément Méric

PARIGI – Svolta nelle indagini dell’omicidio di Clément Méric. Secondo quanto riporta il quotidiano “Le Point”, che cita fonti proprio ci sarebbero i nomi degli aggressori. Uno di questi è spagnolo: Esteban M., spagnolo classe 1992, è il principale sospettato di essere l’autore materiale del delitto. Gli altri skin head sarebbero Cedric C. e Stéphane C.

Mentre la ragazza corrisponderebbe all’identità di Katia V. Si tratta delle ultime indiscrezioni provenienti da Oltralpe che riguardano lo studente di scienze politiche nonché attivista della sinistra francese, aggredito a colpi di pugno di ferro, mentre si trovava in un mercatino di abiti usati lo scorso martedì. Presso la stazione di Saint Lazare, a Parigi. Gli omicida del diciottenne, morto il giorno seguente dopo esser la morte cerebrale mentre si trovava nell’ospedale di Pitié-Salpêtrière, sembrano prendere forma. Inizialmente si era parlato di aggressori che indossavano bomber, erano vestito di nero e che avevano dei tatuaggi. Tutti indizi che avevano fatto pensare da subito a esponenti dell’estrema destra. Chiamato sul caso Serge Ayoub, il leader del Jnr, era stato convocato e interrogato sul possibile coinvolgimento dei propri attivisti. Ipotesi smentite dal diretto interessato. Ora l’emergere dei particolari sulle identità. A far cadere nelle rete degli inquirenti sarebbero stati testimoni oculari. Ma anche intercettazioni telefoniche.

Ma mentre le indagini vanno avanti, il termometro sociale ribolle. In quindici mila persone sono scesi in piazza per rendere omaggio alla memoria di Clément Méric. Quasi cinque mila solo nella capitale francese. Il doppio in tutto il resto del territorio. Una testimonianza di partecipazione ad un’aggressione dello studente che si inserisce nel dibattito sulla messa al bando dei partiti di estrema destra nel Paese, ma che rischia di allargare l’emergenza criminalità con vocazione ideologica. Una piaga che sta sempre più diffondendosi in Francia. Le aggressioni che si sono moltiplicate negli ultimi anni. Come scrive Rue89 “in parte a causa della crisi economica, ma anche dopo l’approvazione della legge che permette il matrimonio gay”. In molti ricorderanno che lo scorso 23 aprile, a Lione, durante una manifestazione contro i matrimoni gay, un giovane di 24 anni aggredì un poliziotto e un fotografo. Il rischio è concreto. E il povero Clément è solo l’ultima vittima di una guerra ideologica che agita antichi fantasmi.

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