Afghanistan. Bambini decapitati perché cercavano cibo nella spazzatura dei militari

KABUL – Bambini decapitati perché avevano fame. E’ l’ultimo orrore talebano denunciato in Afghanistan e più precisamente a Kandahar. Khan e Ameedullah, 10 e 16 anni stavano rovistando nei rifiuti dei check point militari e per questo sono stati ritenuti spie del governo di Hamid Karzai e con le sue emanazioni periferiche. Sono stati uccisi nei pressi della loro casa, nel loro villaggio di origine.

«I ragazzini stavano tornando a casa quando sono stati fermati dagli insorti talebani che li hanno decapitati» ha raccontato Jamal Agha, il capo del distretto. «Entrambi erano innocenti e non avevano nulla a che fare con il governo o con gli stranieri» ha concluso. Secondo quanto riportato dal portavoce del governatore di Kandahar, Javid Faisal, i piccoli sono stati decapitati poco prima dell’attacco all’aeroporto di Kabul, nella giornata di domenica. Poi successivamente i loro corpi, privi delle loro teste mozzate, sono stati gettati non lontano da casa nel distretto di Zarhai.

Ma i Talebani smentiscono questo agghiacciante delitto. Qari Yousouf Ahmadi, un esponente talebano, ha detto invece che il gruppo non è coinvolto nell’assassinio di Khan e Ameedullah.

Non è la prima volta: nel luglio 2012, nella stessa località, un altro 16enne fu accusato dai talebani di essere una spia governativa e venne decapitato e scuoiato.

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