Spagna. Reclutavano e addestravano soldati da inviare in Siria. Otto arresti

CEUTA – La polizia spagnola ha arrestato otto persone sospettate di aver reclutato combattenti da inviare nella guerra in Siria per conto di Al Qaeda. Il tutto è avvenuto nell’enclave nordafricana di Ceuta, cittadina battente bandiera spagnola ma dall’altra sponda del mediterraneo.

A finire in manette, secondo quanto riferito dal ministero dell’Interno iberico, “una rete di malviventi che inviava nel Paese mediorientale jihadisti provenienti dal Marocco”. Tra i combattenti c’erano anche diversi minori.

L’operazione può considerarsi ancora aperta, motivo per cui non si escludono nuovi arresti nelle prossime ore. Secondo quanto riferisce la stampa internazionale i compiti svolti dalla rete criminale operante nell’Africa del nord decina di persone avrebbero viaggiato da Ceuta verso la Siria dopo esser stati reclutati, addestrati, e inviati nelle zone calde dei conflitti islamici. Una sorta di braccio operante e di coordinazione per il movimento terrorista riconducibili ai fondamentalisti islamici.

Spesso le forze umane reperite venivano impiegate in attentati suicida. In alcune circostanze, secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine, alcune partenze sarebbero state effettuate da Malaga, cittadina costiera nella costa del sol andalusa, per poi finire in Siria dopo aver oltrepassato i confini dalla Turchia.

Non è la prima volta che accade qualcosa di simile a Ceuta. Nel 2006, in ambito dell’ “operacion Duna” furono arrestate undici persone con l’accusa di essere legate ad Al Qaeda.

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