Nigeria. Uccisi 42 studenti, molti bruciati vivi. La firma dell’estremismo islamico

KANO  – Nell’attacco armato contro una scuola nel nord-est della Nigeria sono stati uccisi almeno 42 studenti. Lo riferiscono fonti mediche. L’attacco alla scuola di Mamudo, nello stato di Yobe, sarebbe avvenuto all’alba e molte delle vittime avrebbero perso la vita a causa delle fiamme appiccate dagli aggressori, con tutta probabilità estremisti islamici del gruppo Boko Haram.

«Abbiamo ricevuto i corpi senza vita di 42 tra studenti e insegnanti della Scuola pubblica secondaria di Mamudo. Alcuni presentavano ferite da armi da fuoco, ma la maggior parte aveva ustioni su gran parte del corpo», ha spiegato Haliru Aliyu del Potiskum General Hospital alla France Presse. Secondo alcune testimonianze molte delle vittime sono state bruciate vive. L’esercito nigeriano sta conducendo un’offensiva su vasta scala contro il gruppo estremista islamico Boko Haram – il cui nome significa «l’educazione occidentale è un peccato» – in tre stati del nord-est della Nigeria, quelli di Borno, Yobe e Adamawa, nei quali è stato decretato lo stato d’emergenza.

La regione di Potsikum, nello stato di Yobe, dove è avvenuto l’attacco odierno, si trova isolata dal resto del paese. Dall’inizio dell’offensiva militare contro Boko Haram il 15 maggio l’accesso nella zona è estremamente limitato e le comunicazioni con i telefoni cellulari sono impossibili. Gli abitanti della città di Potsikum e dei dintorni devono recarsi a Dagauda, vicino allo Stato di Bauchi, per poter comunicare al telefono. I guerriglieri di Boko Harma hanno condotto in passato diversi attacchi contro le scuole e i collegi della zona. Il 17 giugno scorso hannno ucciso nove studenti che stavano sostenendo degli esami in una scuola privata a Maiduguri.
 Gli attentati dei guerriglieri islamici e la repressione portata avanti dalle forze di sicurezza sono costate la vita ad almeno 3.600 persone dall’inizio dell’insurrezione nel 2009, secondo l’ong Human Rights Watch.

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