India. Parte il festival degli incantatori di serpenti

NEW DELHI  – Centinaia di incantatori di serpenti si sono riuniti a Purba Bishnupur, uno sperduto villaggio indiano a 85 chilometri da Calcutta, per partecipare a un festival a cui ogni anno le popolazioni bengalesi dei villaggi limitrofi partecipano in massa per ricevere dai rettili e dai loro addomesticatori delle beneauguranti benedizioni.

I velenosi cobra, che escono dalle ceste, incantati dai suoni dei tamburi e dei pungi, gli strumenti a fiato legati al culto di Shiva, sono considerati dalle popolazioni locali delle incarnazioni della dea-serpente indu Manasa, la quale protegge i raccolti e porta fortuna.

I fedeli si avvicinano agli incantatori e ai serpenti e mandano preghiere a Manasa, anche se, secondo gli organizzatori del festival, diventano più cauti quando, come d’abitudine, gli vengono richieste mance e offerte. Il vero business degli incantatori era la vendita dell’estratto del veleno dei cobra, usato come antidoto per i morsi dei serpenti, un preparato che ora è stato sostituito da prodotti sintetici più efficaci. Inoltre gli incantatori di serpenti indiani hanno sempre contato sulle mance dei turisti, che ora però sono drasticamente diminuite, dopo che il governo, con delle leggi del 2002, ha vietato e limitato i tradizionali spettacoli degli incantatori nelle grandi città, relegandoli negli sperduti villaggi rurali del paese. Gli incantatori ora rischiano severe multe se tentano di adescare clienti nei principali luoghi turistici e sono accusati dagli animalisti di catturare i rettili con sistemi crudeli, di cavar loro i denti, oppure di cucirgli la bocca, o di rischiare di soffocarli tenendoli chiusi nei sacchi.

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