Siria, gas nervino sulla popolazione. Oltre 750 morti

BEIRUT – L’opposizione siriana ha dichiarato che sarebbero oltre 750 le persone rimaste uccise nell’attacco con armi chimiche lanciato oggi dal regime nella regione di Damasco.  «Oltre 750 morti confermati è il risultato dell’attacco con armi chimiche in Siria», ha scritto la Coalizione nazionale su Twitter.

Le autorità siriane hanno smentito di aver fatto ricorso alle armi chimiche nei bombardamenti lanciati oggi nella regione di Damasco. «Le informazioni sull’utilizzo di armi chimiche nell’area di Ghouta sono completamente false», ha affermato l’agenzia di stampa ufficiale Sana.
Nel frattempo la Lega Araba ha chiesto l’invio di ispettori per vericare la fondatezza delle notize. Stessa posizioe quella dell’Onu. Il Presidente francese Francois Hollande, dal canto suo, ha fatto sapere che chiederà alle Nazioni Unite di inviare gli ispettori sul luogo dell’attacco chimico. Stando a quanto dichiarato dal portavoce del governo francese, Najat Vallaud-Belkacem, nel corso del Consiglio dei ministri «il Presidente della Repubblica ha espresso la sua intenzione di chiedere all’Onu di recarsi sui luoghi dell’attacco», sottolineando che «queste informazioni devono evidentemente essere verificate e confermate».

Intanto l’Osservatorio siriano per i diritti umani fa sapere che sono almeno 100 le persone rimaste uccise nei bombardamenti lanciati oggi dal regime siriano nella regione di Damasco.«Almeno 100 persone sono state uccise nei bombardamenti nella regione di Damasco – ha detto l’ong – questa cifra è destinata ad aumentare. I raid e i bombardamenti stanno continuando e la potenza di fuoco è notevole».

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