Afghanistan. Talebani uccidono capo commissione elettorale

KUNDUZ – Un talebano ha ucciso il capo della Commissione elettorale indipendente della provincia settentrionale di Kunduz, a soli due giorni dall’inizio delle operazioni di registrazione dei candidati alle elezioni presidenziali e provinciali dell’aprile prossimo  in Afghanistan. Il portavoce del gruppo talebano Zabiullah Mujahid ha poi annunciato l’assassinio sul social network Twitter, come riferisce il New York Times.

La vittima, Amanullah Aman, è stata assalita mentre usciva dalla sua casa, nel capoluogo omonimo, per recarsi al lavoro: approfittando del fatto che non era scortato da guardie del corpo, i talebani lo hanno crivellato di proiettili da bordo di una motocicletta in corsa, e quindi si sono dati alla fuga. Il funzionario, ferito a morte, è deceduto dopo il ricovero in ospedale.  

«Alle 9.30 di questa mattina, l’ingegnere Mohammad Aman, capo della Commissione elettorale indipendente di Kunduz, è stato ucciso dal nostro Mujahedeen nell’area Takharistan della città di Kunduz» ha postato su Twitter Mujahid, utilizzando una versione accorciata del nome della vittima. Il portavoce della commissione a Kabul Noor Ahmad Noor ha però dichiarato che è troppo presto per concludere chi ci sia dietro l’omicidio. È il primo episodio del genere dall’avvio delle candidature, che dovranno essere presentate entro il 6 ottobre, e le autorità temono si tratti di un’avvisaglia di un’ennesima ondata di violenze, destinata a intensificarsi ulteriormente mano a mano che si avvicinerà la data del voto. Il portavoce Noor ha denunciato che in almeno sette distretti sparsi per il Paese non potranno allestirsi seggi elettorali per i rischi di attentati. Altri 259 suddivisi in una dozzina di province, ha aggiunto, sono tuttora privi di adeguate misure di sicurezza. In agosto il leader dei talebani Mullah Mohammad Omar aveva mandato un messaggio alla popolazione rifiutando le elezioni come «uno spreco di tempo». 

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