Polemiche sul Belgio. Eutanasia anche per i minori

ROMA – Si riapre un tema che combatte tra la vita e la morte: l’eutanasia. E, in particolar modo in Belgio, si inizia a concretizzare un primo passaggio politico da sempre dibattuto. Dopo l’Olanda, infatti, Bruxelles è il secondo Stato europeo ad aver allargato la legge estendendola anche sui minori affetti da patologie terminali.

Questa ardua decisione è stata discussa e votata da Affari Sociali e Giustizia del Senato belga, i cui componenti si sono espressi per tre quarti favorevoli; unici astenuti i Cristianodemocratici francofoni e fiamminghi e il partito di estrema destra fiammingo Vlaams Belang. Tuttavia, a differenza dell’Olanda che prevede l’eutanasia pediatrica solo per i maggiori di dodici anni, il Belgio, in cui la “dolce morte” è stata resa legale nel 2002, non prevede limiti d’età. Ovviamente ci vorrà sempre l’approvazione dei genitori e l’assistenza perpetua di uno psicologo che constaterà il grado di coscienza dei piccoli malati, oltre appunto alla parola finale di un team medico. Questa prima veduta della legge ha recato scandalo e choc in Europa, a maggior ragione nei Paesi tradizionalisti (e filocattolici) come il nostro dove il presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Amedeo Bianco ha ribadito che “L’eutanasia, in assoluto, è vietata dal nostro Codice penale ed anche dal Codice deontologico medico ”. Ma le risposte non sono state solamente negative per tale legge: il radicale Marco Cappato afferma che “Con questo voto il Senato belga si assumerà la responsabilità di non lasciare senza risposta quei minorenni che, insieme ai genitori e medici, sono sottoposti in una fase terminale di malattia a una tortura implacabile e definitiva”. Insomma sono ormai più di dieci anni che questo tema lotta tra le intemperie etico-politiche europee e, perché non dirlo, internazionali. Cercare del bello in certi temi non è una cosa facile, anzi non è fattibile per noi semplici lettori non interessati direttamente, ma ciò che ci deve far riflettere è che al di là del responso di questa proposta di legge il problema persiste, e un punto in comune continua a risultare illusorio.  

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