Siria. Raid aerei, decine di morti. Dall’inizio degli scontri 500mila feriti

DAMASCO –  Sono decine le vittime dell’aviazione governativa in raid compiuti sulla città di Aleppo. Anche i feriti si contano a decine. Lo riferisce l’Osservatorio siriano dei diritti umani. Secondo quest’ultimo, che ha denunciato il “massacro”, gli aerei hanno sganciato barili di esplosivo su un’autostrada nei pressi di un mercato e su quartieri di Aleppo.

Gli ospedali sono “pieni di feriti”. In precedenza, ad Homs, un’ autobomba esplosa nei pressi di una scuola ha ucciso 5 bambini e 2 civili. I militarti avrebbero aperto il fuoco con elicotteri da combattimento e aerei ad ala fissa hanno sganciando barili carichi di tritolo. Una tecnica  sempre più utilizzata negli ultimi tempi perchè meno costosa

rispetto all’impiego di ordigni tradizionali, che per di più debbono essere importati dalla Russia. In una delle incursioni è stato centrato e «distrutto» un autobus, a bordo del quale «non sono rimasti superstiti». Raso al suolo un edificio residenziale e annientate una decina di altri veicoli. Da domenica scorsa le vittime nell’ex capitale economica del Paese, ormai ridotta a una distesa di macerie, ammontano ad alcune centinaia. 

Intanto arrivano i drammatici dati dal Comitato internazionale della Croce Rossa, i quali fanno sapere che dall’inizio del conflitto siriano sono ameno mezzo milione i feriti. Un bilancio che la dice tutta sul mancato accesso alle cure e agli aiuti umanitari. Nel paese, ha sottolineato il responsabile dell’organizzazione, Magne Barth, ci sono ancora milioni di sfollati e decine di migliaia di persone in stato di arresto. Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio siriano sono 126mila i morti del conflitto che sta lacerando il Paese. Tra le vittime, ha sottolineato la Croce Rossa, ci sono anche 32 volontari. 

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