India. 12enne stuprata e bruciata viva, muore per le ustioni riportate

CALCUTTA – Ancora violenze, ancora efferati stupri di gruppo ai danni di giovani donne. L’ennesimo episodio lascia senza parole: una giovane ragazza di appena 12 anni è stat stuprata da un gruppo per due volte e poi arsa viva dai suoi stessi aggressori.

La vittima è poi deceduta per le ustioni riportate in gran parte del corpo. Il macabro episodio è accaduto a Madhyagram, 25 chilometri a nord di Calcutta. Non era la prima volta che la giovane subiva queste violenze. Infatti, c’erano stati dei precedenti allarmanti:  il 26 e 27 ottobre 6 uomini l’avevano aggredita e violentata, nonostante dopo la prima aggressione la giovane avesse sporto denuncia alle autorità. Poi il 23 dicembre veniva nuovamente aggredita da due persone che prima l’hanno stuprata per due volte e poi le hanno dato fuoco all’interno della sua abitazione.

In un primo momento i familiari avevano addirittura pensato che la giovane si fosse suicidata a causa dell’umiliazione subita, invece le cose sono andate diversamente. Si è scoperto anche che la giovane era incinta. Insomma, una violenza sulla violenza che ha scatenato la rabbia nel Paese, dove le persone si sono riversate nelle strade per protestare contro l’ennesimo episodio di violenza contro le donne.

Tutti gli aggressori sono stati arrestati, e ora le autorità assicurano “tolleranza zero” verso chi  si macchia di tali reati.  Eppure tale fenomeno sembra non arrestarsi. Si calcola che ogni 20 minuti una donna in India sia vittima di violenza carnale. Secondo il National crime records bureau i reati sessuali in India sono passati dai 2.487 casi del 1971 ai 24.206 casi del 2011. Lo scorso aprile è entrata in vigore una nuova legge che punisce numerose forme di violenza contro le donne, tra cui gli attacchi con l’acido, lo stalking e il voyeurismo.  

Intanto il governo ha annunciato che sui mezzi di trasporto pubblico saranno installati Gps e telecamere a tutela delle donne. Il progetto, spiega il ministero delle Finanze, sarà finanziato con il fondo istituito nei mesi scorsi, dopo che nel dicembre 2012 una ragazza fu stuprata, picchiata e torturata da un branco su un bus e poi morì.

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