Spagna. L’Infanta Cristina incriminata per lo scandalo Noos

MADRID – L’Infanta Cristina di Borbone, la figlia più giovane del re di Spagna Juan Carlos, è stata incriminata nell’ambito del cosiddetto scandalo Noos. Nonostante il parere contrario della Procura, il giudice di Palma di Maiorca ha convocato la 48enne Infanta per l’8 marzo.

Cristina dovrà rispondere delle accuse di malversazione e riciclaggio in relazione ai fondi pubblici per sei milioni di euro ricevuti dalla fondazione Noos per la promozione dello sport che fa capo al marito, l’ex giocatore di pallamano Inaki Urdangarin.  Crsitina è il primo parente diretto del re ad essere accusato formalmente di corruzione nella storia moderna della Spagna. 

La Casa Reale, attraverso un portavoce ufficiale, ha espresso «rispetto» per la decisione del giudice. I reati ipotizzati dal giudice istruttore del caso, Josè Castro, sarebbero stati commessi dalla figlia del re in qualità di comproprietaria di Aizoon, l’azienda di famiglia in cui sono transitati oltre un milione di euro pubblici dall’Istituto Noos. Si tratta di fattispecie  punite dal codice penale spagnolo: il riciclaggio prevede una pena fino a 6 anni e una multa che può essere il triplo rispetto alla quantità di denaro riciclata.  Il magistrato sostiene che la contabilità di Aizoon, la società presieduta dalla duchessa di Palma, è «molto lontana dall’essere conforme alla realtà» e giudica «fiscalmente opaca» la ripartizione dei dividendi tra i titolari dell’azienda di famiglia: la stessa Infanta e il marito, Inaki Urdangarin. Una delle accuse più gravi è inoltre nel paragrafo successivo e rigiarda il fatto che gli introiti (provenienti dalla ripartizione dei dividendi fiscalmente opachi) non sono mai figurati nelle dichiarazione dei redditi« dei due imputati.  Quella attuale è la seconda volta che il giudice Castro cita in giudizio Dona Cristina: la prima citazione però, nell’aprile 2013, fu sospesa poco dopo perchè la Procura Anticorruzione fece ricorso. In quel caso l’imputazione fu respunta, ma l’Audiencia Provinciale indicò nuove linee di indagine per verificare se l’Infanta Cristina potesse incappare in eventuali reati fiscali con l’azienda Aizoon. L’inchiesta sul genero del re Juan Carlos e »un pò un martirio« per la Corona spagnola che vede il tema »riaffiorare giorno dopo giorno«, come aveva spiegato nei giorni scorsi in un’intervista il portavoce della Casa Reale, Rafael Spottorno.

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