Ucraina, libera la Tymoshenko. Bloccato Yanukovich, stava fuggendo in Russia

ROMA – In Ucraina le opposizioni sono riuscite  a far cadere la leadership del Presidente Yanukovich. Il Parlamento nazionale, infatti, ha votato un provvedimento che porta alle sue dimissioni e che porterebbe direttamente alle elezioni presidenziali per il prossimo 25 di maggio.

Il Presidente esautorato cerca però di resistere accusando le opposizioni di ‘colpo di Stato’. Nella sua villa, intanto, sono stati documentati lussi, simili a quelli scoperti in precedenti dittature, come uno zoo privato, decine di automobili di ogni tipo e nazionalità, oltre che arredi e mobilio lussuosissimi. Yanukovich ha tentato la fuga verso la Russia ma è stato bloccato in aeroporto. La notizia è stata data dal  presidente del Parlamento e premier facente funzione in Ucraina Oleksandr Turchynov. Tornando ai provvedimenti adottati dal parlamento, si precisa che sono stati adottati perché la Rada (Parlamento) si è resa conto che Yanukovich non è costituzionalmente in grado di assicurare l’adempimento delle sue funzioni. L’altra grande notizia della giornata è la ì

scarcerazione di Yulia Tymoshenko. La donna – ha reso noto radio Europa libera – ha lasciato l’ospedale del carcere di Kharkiv in cui era detenuta. Ed si è immediatamente diretta a Kiev, sulla Piazza Maidan. Fonti del suo partito citano la sua intenzione di presentarsi alle elezioni presidenziali del prossimo 25 maggio. Tymoshenko, leader della rivoluzione arancione contro Yanukovich, fra il 2004 e il 2005, era stata condannata nel 2011, l’anno successivo all’insediamento di Yanukovich al potere, a sette anni di carcere per abuso di potere in relazione all’accordo firmato con la Russia nel 2009 per il nuovo prezzo del gas acquistato da Mosca.

A Kiev, intanto, intanto le forze dell’opposizione, che sono state supportate, quasta volta anche dalla Polizia, ha preso il controllo della situazione. Andriy Parubiy, comandante delle forze dell’opposizione, rivolgendosi a migliaia di persone riunite in piazza dell’Indipendenza, ha detto che le forze antigovernative “controllano tutta Kiev visto che abbiamo in mano tutte le sedi del governo”. Parubiy ha poi consigliato ai poliziotti che vogliono schierarsi dalla loro parte di mettere dei nastri gialli e blu, simbolo dell’opposizione ucraina, sulle loro uniformi. Malgrado questi spiragli, la situazione resta però estremamente incerta e fragile nonostante l’accordo tra governo ed opposizione. Ne è convinto il ministro degli Esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier, al suo ritorno da Kiev, dove ha mediato l’intesa insieme ai colleghi di Francia e Polonia. “L’accordo – ha aggiunto – non è una garanzia per uno sviluppo pacifico in Ucraina con un futuro politico che terrà insieme il Paese”. Fortunatamente sia Putin che Obama concordano sulla necessità di “attuare rapidamente l’accordo politico raggiunto a Kiev”. La notizia è stata data direttamente dalla Casa Bianca riportando il contenuto di una telefonata fra i due capi di Stato. Durante lo “scambio di vedute” Obama e Putin hanno peraltro sottolineato “l’importanza di stabilizzare la situazione economica, avviare le riforme necessarie e fare in modo che tutte le parti si astengano da ulteriori violenze”.

 

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