Ucraina, verso un governo di coalizione. La Tymoshenko rinuncia la candidatura a premier

La Merkel chiama la pasionaria della rivoluzione arancione

KIEV – Dopo 3 mesi dall’inizio delle proteste il regime ucraino è crollato.  L’ex presidente ucraino, Viktor Yanukovich, sarebbe fuggito ancor prima di essere destituito, come testimoniano delle riprese video trasmesse dalla tv  ucraina Kanal 5.

Mentre la leader dell’opposizione Yulia Tymoshenko dopo la sua liberazione si è presentata a Kiev in sedia a rotelle davanti ad una folla oceanica che l’ha acclamato come un’eroina. Tre anni di prigionia non hanno scalfito la coraggiosa donna che già si dice pronta a tornare in politica, specie adesso che la dittatura è stata soffocata. Tuttavia la Tymoshenko, ha fatto sapere di non essere interessata al posto di primo ministro nel governo che dovrebbe essere formato entro martedì. “La notizia secondo cui sarei in lizza per il posto di primo ministro mi è giunta come una sopresa”, ha dichiarato l’ex premier e pasionaria della Rivoluzione arancione in una nota del suo partito, Batkivshchyna (patria). “Questo tema non è stato discusso con me, grazie per il vostro rispetto ma vi chiedo di non considerare la mia candidatura per quell’incarico”.

Al momento a ricoprire l’incarico temporaneo di presidente del Parlamento e  di capo del governo sarà l’ex capo dei servizi segreti Oleksandr Turcinov, braccio destro della Tymoshenko, mentre Arsen Avakov, è stato fatto ministro dell’Interno.

Ma c’è ancora molto da fare. Si lavora, infatti,  a un governo di colazione e non a caso il Partito delle regioni, al quale Yanukovich appartiene, si è dissociato dalla «criminale repressione ordinata» dal presidente deposto. «L’Ucraina», si legge in una nota, «è stata tradita. La responsabilità di ciò ricade su Yanukovich e sulla sua cerchia».  Il parlamento ucraino sta procedendo a una serie di passaggi tutti volti a fare pulizia dei fedelissimi di Yanukovich nel governo, a partire dalla cacciata del ministro degli Esteri Leonid Kozhara, nelle recenti settimane al centro di una trattativa con l’Unione europea quando Kiev decise di interromperlo per riavvicinarsi a Mosca. Identica sorte è toccata ai ministri della Salute e dell’Istruzione mentre è stato depositato un progetto di legge che intende vietare la propaganda comunista. Inoltre, l’assemblea ha approvato la confisca della villa di Yanukovich, da ieri meta del pellegrinaggio di curiosi e oppositori del presidente deposto. Fuori dall’edificio, Kiev fa i conti con i risultati delle violenze di questi giorni e le autorità lavorano al ritorno alla normalità. «Entro un paio di giorni», ha sottolineato il ministro dell’Interno a interim, Arsen Avakov, «attraverso misure decisive metteremo fine alle violenze e ai disordini. Non permetteremo ad alcuno di sparare contro la gente o di attaccarla e porremo termine a questa situazione surreale».

Merkel chiama Tymoshenko

Il cancelliere tedesco, Angela Merkel, ha avuto un colloquio telefonico con la leader dell’opposizione ucraina, Yulia Tymoshenko, che ha sollecitato «a lavorare per l’unità del Paese». Fonti del partito dell’ex pasionaria della rivoluzione arancione, Batkivshchyna, hanno riferito che è stato concordato anche un incontro tra Merkel e Tymoshenko che si dovrebbe tenere «molto presto». 

La Merkel si è congratulata con la Tymoshenko «per la sua liberazione» dopo tre anni agli arresti con l’accusa di abuso di potere e ha espresso «la convinzione che il suo ritorno alla politica sarà uno dei principali fattoro di stabilizzazione della situazione in Ucraina». Fonti del governo tedesco hanno riferito che il cancelliere ha affermato che la Tymoshenko «si dovrebbe impegnare politicamente per tenere insieme il Paese». Dalla Merkel è arrivata anche un’offerta alla Tymoshenko perchè si curi in Germania per i problemi alla schiena che ne avevano imposto il ricovero in ospedale durante la detenzione a Kharkiv.   

Nel frattempo sempre  il cancelliere tedesco, Angela Merkel, e il presidente russo, Vladimir Putin, hanno concordato sul fatto che va garantita «l’integrità territoriale» dell’Ucraina. In una telefonata di cui ha dato notizia il portavoce della canceleria, Stefan Seibert, i due leader «hanno convenuto che l’Ucraina si deve dare rapidamente un governo  capace di agire e che l’integrità territoriale deve essere preservata». La necessità di preservare l’integrità territoriale è condivisa anche dagli Stati Uniti. «Non è nell’interesse dell’Ucraina, nè della Russia, nè dell’Europa nè degli Stati

Uniti di vedere un Paese diviso», ha sottolineato il consigliere per la sicurezza nazionale della casa Bianca, Susan Rice, parlando al programma «Meet the press» sulla Nbc. 

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