Ucraina: parte la caccia a Yanukovich e ai suoi fedelissimi

KIEV – Finita la rivoluzione che per giorni ha infiammato e insanguinato Kiev, l’ucraina si prepara a fare i conti con il suo passato.  Negli ultimi tre giorni, oltre alle deposizione di Victor Yanukovich, l’Ucraina ha  cambiato il suo premier, la sua lingua (da russa a ucraino)e il suo governo.

Ieri, molti cittadini ucraini si sono recati nell’abitazione dell’ormai ex Presidente della Repubblica, ed hanno potuto vedere con i loro occhi, pieni di rancore , tutto lo sfarzo e il lusso nel quale viveva Yanukovich. Lo stesso Yanukovich, che da giorni sembra essere sparito nel nulla insieme ai suoi fedelissimi, è ricercato con l’accusa di strage e per l’uccisione di massa di civili ucraini. Sono state aperte indagini dai nuovi procuratori verso gli ufficiali delle forze di sicurezza che hanno ucciso, durante la guerra civili della scorsa settimana, circa 100 persone. Sull’attuale situazione ucraina si è espresso a gran voce il premier russo Dimitri Mendvev, il quale ha congelato i 15 milioni si sussidi promessi all’Ucraina in attesa di capire gli sviluppi della vicenda. Da Mosca arrivano indiscrezioni secondo le quali verranno aumentati i dazi doganali sulle importazioni provenienti dall’Ucraina, qual’ora quest’ultima si dovesse avvicinare in maniera decisa verso l’Unione Europea.  A tal proposito si è espresso categoricamente il ministro dell’economia russo Alexei Oulioukaev “L’Ucraina ha il diritto, ovviamente, di scegliere la vostra strada ma in questo caso saremo costretti ad aumentare le tariffe sulle importazioni” . Il compito più difficile che si troverà di fronte il governo provvisorio è sicuramente quello di tenere unita la popolazione che si divide rispettivamente in filo-europeisti e filo-russi.

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