Yemen, fiamme di rivolta e strage a Sanàa

Negli scontri di oggi a Sanàa si contano 46 morti e 500 feriti.

“Bande armate in borghese e agenti di polizia guidati da esponenti del regime – si legge in una nota pubblicata dal sito yemenita ‘Al-Masdar’ – hanno attaccato un gruppo di persone che manifestavano pacificamente. La responsabilità di quanto accaduto è del presidente Ali Abdullah Saleh per il quale non chiediamo solo le dimissioni ma anche che sia processato dal Tribunale penale internazionale per i crimini commessi contro il suo popolo”. Anche l’Alleanza studentesca per il cambiamento, che sta in sit-in permanente davanti all’università di Sanàa, ha chiesto che il presidente yemenita venga processato dal Tribunale penale internazionale per la strage compiuta oggi nella capitale.

Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, in un comunicato ha condannato le violenze nello Yemen: ”Condanno con forza la violenza che ha avuto luogo in Yemen – ha affermato Obama, chiedendo al presidente Saleh, di – fare fede alla sua promessa di consentire che le manifestazioni abbiano luogo pacificamente. I responsabili delle violenze di oggi-ha detto ancora Obama- devono essere perseguiti”.

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