Ucraina, segnali distensivi. La Russia ritira le truppe al confine

 

MOSCA  – Arriva un primo segnale distensivo dall’Ucraina. Infatti, le truppe russe si sono ritirate dal confine e di conseguenza diminuiscono anche le possibilità di uno scontro armato. Lo ha riferito il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu nel corso di una telefonata con l’omologo Usa, Chuck Hagel. 

«Non appena le autorità ucraine hanno dichiarato di non aver intenzionale di impiegare unità del loro esercito contro la popolazione disarmata (nelle rgioni orinetali e russofone) le unità russe sono tornate alle loro basi permanenti», ha riferito l’ufficio stampa del ministero della Difesa di Mosca.  

Shoigu ha sostenuto con Hagel che la prospettiva di una dura azione militare ucraina contro la popolazione civile locale aveva obbligato Mosca ad annunciare l’inizio, il 24 aprile, di esercitazioni militari su larga scala nelle regioni confinanti con l’Ucraina. Non è chiaro, secondo quanto riferisce l’agenzia Interfax, se i 40.000 soldati russi siano tornati nelle base lontane dal confine.  Per Shoigu Kiev con il pretesto di «combattere il terrorismo» aveva concentrato circa 15.000 soldati, con 80 carri armati, 130 veicoli blindati per il trasporto truppe, 60 tra cannoni e mortai, oltre ad elicotteri d’attacco. 

 

Condividi sui social

Articoli correlati