Ucraina alle armi. Morti e feriti a Sloviansk e Odessa

ROMA –  E’ di 4 morti e 15 feriti il bilancio degli scontri fra attivisti filo-russi e sostenitori dell’unità dell’Ucraina, avvenuti nella città portuale di Odessa, in Crimea. Le violenze sono scoppiate davanti al quartier generale dell’amministrazione regionale. L’edificio è stato dato alle fiamme.  

Stando alle informazioni che arrivano dalla Crimea, le due fazioni si sarebbero affrontate armate di bastoni e pietre, anche se diversi testimoni avrebbero riferito di aver udito colpi d’arma da fuoco. Su Twitter il giornalista Maxim Eristavi ha pubblicato la foto di un corpo privo di vita coperto da una bandiera dell’Ucraina. Centinaia di militanti avevano attaccato una manifestazione per l’unità nazionale alla quale partecipavano circa 1500 persone. La polizia era intervenuta per separare i due campi.

Anche a Slavyansk nell’est dell’Ucraina la situazione è precipitata. Si registra una vera e propria battaglia. All’alba, infatti,  è scattata un’offensiva su larga scala delle forze ucraine contro i miliziani filo-russi. Il presidente ad interim ucraino, Oleksander Turchiynov, ha dato notizia dell’uccisione di diversi militanti (tre ribelli e due civili secondo i separatisti) ma ha ammesso che l’avanzata procede più a rilento di quanto Kiev avrebbe sperato. I separatisti hanno anche abbattuto due elicotteri Mi-24 in missione di pattugliamento, uccidendo due piloti. Colpito anche un terzo elicottero, con un soldato ferito.

Furiosa, Mosca ha avvertito che l’operazione porterà l’Ucraina alla «catastrofe» e che comunque rappresenta il «colpo di grazia» all’accordo del 17 aprile a Ginevra per ricercare una soluzione politica. Nel frattempo ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, la 13esima dall’inizio della crisi. Immediata la reazione del primo ministro russo Dmitri Medvedev: “Le autorità di Kiev devono mettere fine alla morte dei loro concittadini. Il ricorso alla forza nel sudest dell’Ucraina è segno di impotenza criminale da parte delle autorità de facto di Kiev. Le autorità devono tornare alla ragione e mettere fine alla morte dei loro concittadini. In caso contrario il paese potrebbe conoscere un ben più triste destino”.

Stati Uniti e Germania “sono uniti contro le azioni illegali della Russia in Ucraina e determinati a coordinare le proprie azioni, comprese nuove sanzioni contro Mosca se continua con l’ invasione”. Così il presidente Obama, in conferenza stampa alla Casa Bianca con la cancelliera tedesca Angela Merkel. “Il nostro obiettivo non è punire Mosca”, e “la via diplomatica resta la preferita”,ribadisce. Si dice “sconvolto per il trattamento riservato agli osservatori”, e chiede a Mosca di lavorare per rilascio.  Obama durante la conferenza stampa congiunta con il  cancelliere tedesco Angela Merkel d  si è detto «sconvolto per il  trattamento riservato agli osservatori» in Ucraina e ha  ribadito la volontà di proseguire sulla via diplomatica, che  «resta quella preferita», ma ha detto che «se Mosca non  cambierà posizione ci saranno ulteriori sanzioni». Inoltre fa sapere  che Mosca incorrerà in nuove sanzioni se destabilizzerà le elezioni ucraine previste per il 25 maggio.  L’inquilino della cassa Bianca aggiunge che l’uso di armi e missili terra-aria da parte di milizie filo-russe in Ucraina dimostra che non si tratta di una rivolta spontanea, come sostiene Mosca. “È ovvio al mondo  – afferma Obama –  che questi gruppi sostenuti dalla Russia non sono manifestanti pacifici, ma sono miliziani armati pesantemente”.

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