PECHINO – Sono oltre 200mila all’anno i suicidi in Cina a causa della depressione. La notizia è stata riportata dal quotidiano di Stato China Daily che cita la rivista China Comment. Secondo uno studio i più colpiti dalla depressione sarebbero i funzionari di governo e i colletti bianchi, i più esposti a forti pressioni.
Una tesi che rafforza il reportage dello scorso aprile del China Youth Daily che dall’inizio del 2013 conta 54 «casi di morte innaturale tra i funzionari del Partito Comunista Cinese ai vari livelli dell’amministrazione pubblica», 23 dei quali sarebbero suicidi.
Tra i casi più eclatanti quello di Zhou Yu, 45 anni, ex fedelissimo di Bo Xilai e allora a capo della Squadra Investigativa per i Reati Economici di Chongqing che, già malato da tempo di diabete e disturbi cardiaci, si è impiccato ad aprile nel suo ufficio. Sul posto di lavoro si è tolto la vita anche Xu Xing, 35 anni, vice caporedattore di Metro Express.
Un destino che lo accomuna a quello di Song Bin vice presidente e capo-redattore della sede provinciale dell’Anhui dell’Agenzia Xinhua dal 2009: l’uomo, che soffriva da tempo di depressione, ha compiuto il gesto estremo il 29 aprile.