Turchia. 282 minatori morti. Tanta rabbia. Sciopero generale

 

SOMA (TURCHIA) – La città di Soma oggi vive il suo doppio dramma: quello di aver perso 282 persone nel peggior disastro minerario mai conosciuto in Turchia e quello dell’assenza di uno Stato che ora dovrà rispondere di fronte a questi morti e soprattutto alle loro condizioni di lavoro.

Oggi il bilancio, come ha reso noto salito il ministro dell’energia, Taner Yildiz, è ancora salito a quota 282, ma parliamo ancora di numeri provvisori visto che all’appello mancano diversi operai, almeno 90, ancora intrappolati nella miniera di carbone 2mila metri sotto la terra. E più passa il tempi più le speranze di trovarli in vita si affievoliscono. Intanto i quattro maggiori sindacati del Paese hanno convocato una giornata di sciopero nazionale: i rappresentanti dei lavoratori sono furiosi per quelle che ritengono essere le scarse condizione di sicurezza in cui operano molte aziende, un tempo statali e oggi in mano ai privati: «A Soma -si legge in un comunicato- centinaia di nostri fratelli operai sono stati lasciai morire dall’inizio perchè costretti a lavorare in brutali processi di produzione pur di ottenere il massimo del profitto». Ieri migliaia di persone hanno protestato ad Ankara e Istanbul e si sono verificati scontri con la Polizia. Insomma il governo è ritenuto responsabile della strage mentre l’industria mineraria viene accusata di negligenza. Ilprimo ministro Erdogan ha promesso l’apertura di un’inchiesta sulle cause del disastro, ma ha respinto le accuse sostenendo che «questi incidenti accadono» e questo «è uno dei peggiori incidenti sul lavoro della nostra storia recente». Ora la parola passerà ai magistrati che dovranno imputare le responsabilità a questa carneficina che la Turchia difficilmente dimenticherà.

Continuano le proteste

La polizia turca è intervenuta con gas lacrimogeni e idranti per sedare una protesta di piazza a Smirne, dove 20.000 manifestanti hanno contestato il governo. La protesta si è svolta mentre nel Paese è in corso uno sciopero nazionale di 24 ore indetto dalle quattro maggiori sigle sindacali. Un leader sindacale del Disk, la Confederazione dei Sindacati Operai Rivoluzionari, è stato ricoverato in ospedale. 

 

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