Elezioni Ucraina. Il miliardario Petro Poroshenko si proclama vincitore

KIEV – Il «re del cioccolato» Petro Poroshenko, miliardario ampiamente dato come favorito nelle cruciali elezioni presidenziali ucraine, ha rivendicato oggi la vittoria al primo turno davanti a Yulia Tymoshenko. Un risultato che viene mentre l’est del paese è interessato dalla sanguinosa rivolta separatista filorussa. Proprio nell’epicentro del conflitto, Slavyansk, è morto ieri il fotoreporter italiano Andrea Rocchelli.

Gli exit poll hanno accreditato a Poroshenko qualcosa come il 56 per cento. Ma il miliardario non ha atteso l’arrivo dei risultati veri per rivendicare la vittoria. E ha annunciato che, quando sarà capo dello stato, intende lavorare per «riportare la pace in Ucraina» e che convocherà elezioni anticipate. Inoltre ha rivelato che intende effettuare la prima visita in Polonia, il paese che più di tutti sostiene l’associazione di Kiev all’Unione  I primi risultati ufficiali, promessi per mezzanotte, si fanno attendere, ma il numero due della commissione elettorale centrale Andriy Maguera ha dichiarato che i risultati rivelati dagli exit poll sono «attendibili». 

La vittoria di Poroshenko è stata salutata con soddisfazine dal presidente statunitense Barack Obama, il quale ha lodato il «coraggio» degli elettori che si sono recati alle urne, «malgrado le provocazioni e la violenza». Un riferimento alle aree dell’est controllate dai filorussi.  La rivendicazione della vittoria di Poroshenko è venuta mentre il presidente russo Vladimir Putin, seduto accanto al capo di stato bielorusso Alexander Lukashenko, assisteva alla finale mondiale di hockey sul ghiaccio a Minsk, vinta dalla sua Russia.

Mosca ha criticato duramente lo svolgimento di elezioni presidenziali, mentre l’est del paese è ancora interessato dall’operazione militare per schiacciare i separatisti filorussi. Nell’est la situazione, secondo Putin, è da guerra civile.  A Slavyansk, proprio ieri, ha perso la vita il fotoreporter italiano Andrea Rocchelli, assieme al suo interprete Sergei Mironov. I giornalisti si sono trovati colpiti da sparidi mortaio, in circostanze ancora tutte da chiarire. Il ministro degli Esteri italiano Federica Mogherini ha chiesto a Kiev che sia fatta «piena chiarezza» sull’episodio.

A Kiev, Tymoshenko, che non avrebbe raccolto più del 13 per cento dei voti, ha detto di ritenere «democratiche» le elezioni che si sono tenute e s’è detta pronta ad «aiutare le nuove autorità a fare avanzare l’Ucraina su una via europea». 

Il voto, sostenuto dagli occidentali, viene dopo sei mesi di pesante crisi che ha portato alla caduta del filorusso Viktor Yanukovich, all’annessione della Crimea alla Russia e alla rivolta nell’est dei filorussi.

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