Brasile 2014. San Paolo, proteste e cariche della polizia, ferita reporter Cnn

SAN PAOLO – A poche ore dalla cerimonia inaugurale dei Mondiali sono scoppiati a San Paolo scontri tra manifestanti e polizia.

La polizia brasiliana ha sparato gas lacrimogeni, granate stordenti e proiettili di gomma per disperdere i manifestanti, in tutto circa una sessantina,  molti dei quali si sono  successivamente radunati nei pressi di una stazione della metropolitana, dietro uno striscione rosso con la scritta «Se non abbiamo diritti, non ci sarà il Mondiale».

La carica della polizia è partita nel momento in cui i manifestanti stavano cercando di dirigersi verso lo lo stadio Corinthians, dove è in programma l’apertura dei Mondiali alle 22, ora italiana, con la prima partita tra Brasile e Croazia. Alla base della protesta ci sarebbero le spese che ammontano a oltre 8 miliardi di euro per ospitare i mondiali, che secondo gli organizzatori delle proteste avrebbero potuto essere impiegati  in maniera più adeguata, per finanziare l’istruzione, la sanità, i trasporti e l’edilizia popolare. 

Gregory Leao, uno studente di 27 anni, appartenente al gruppo dei contestatori, ha raccontato che l’obiettivo della protesta è proprio quello di mettere fine ai mondiali di calcio. «Sappiamo che non ci riusciremo, ma crediamo che i brasiliani debbano ribellarsi», ha commentato Leao, «i brasiliani amano il calcio, ma non hanno bisogno della Coppa del Mondo in questo momento».  Durante gli scontri una reporter della Cnn è rimasta ferita a un braccio da un proiettile, un’altra è rimasta lievemente ferita da schegge di vetro. Ferito anche un operatore brasiliano di una tv locale di Santos.

 

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