Gaza. 1.321 le vittime palestinesi. L’onu chiede cessate il fuoco. IL VIDEO

GAZA – Per ora le armi tacciono. Sono cessati, infatti nella notte, gli scontri tra Hamas e Israele. Secondo la Sicurezza palestinese, ci sono stati solo sporadici spari di carro armato vicino a Khan Yunis (nel Sud della Striscia di Gaza). L’esercito israeliano conferma che nessun razzo è stato sparato da Gaza e che dalle 23 locali di ieri (le 22 in Italia) non ci sono stati raid aerei. Sono morti, intanto, i due palestinesi rimasti feriti la settimana scorsa da soldati israeliani nella Striscia. Sale così a 1.032 il numero dei palestinesi morti in venti giorni di conflitto.

Nel frattempo il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha adottato all’unanimità una dichiarazione in cui si chiede «un cessate il fuoco immediato e senza condizioni» tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza. Dall’inizio delle ostilità, l’8 luglio scorso, sono rimasti uccisi oltre 1.300 palestinesi e 51 israeliani, di cui 47 soldati.  I 15 paesi del Consiglio dell’Onu, riuniti d’urgenza a New York, hanno espresso «forte sostegno» per «un cessate il fuoco umanitario immediato e senza condizioni», invitando le parti ad accettare e ad applicare appieno la tregua. Nella dichiarazione, il Consiglio ha quindi invitato a rispettare «il diritto umanitario internazionale, in particolare quello riguardante la protezione dei civili», e ha sottolineato «la necessità di fornire immediatamente assistenza umanitaria alla popolazione palestinese nella Striscia di Gaza».

A pochi giorni dal bombardamento di una scuola dell’Onu a Gaza, il Consiglio ha ricordato che «i siti civili e umanitari, tra cui quelli dell’Onu, devono essere rispettati e protetti».  Deluso il rappresentante palestinese al Palazzo di vetro, Riyad Mansour, secondo cui il Consiglio avrebbe dovuto approvare una risoluzione formale con la richiesta del ritiro delle truppe israeliane dalla Striscia di Gaza: «Avrebbero dovuto adottare una risoluzione tanto tempo fa per condannare e chiedere di fermare subito questa aggressione».

 Il presidente americano Barack Obama è intervenuto personalmente ieri per chiedere all’alleato israeliano di accettare un cessate il fuoco »immediato e senza condizioni« con Hamas.  In un comunicato, la Casa bianca ha fatto sapere che Obama ha espresso con chiarezza »l’imperativo strategico di applicare un cessate il fuoco umanitario immediato e senza condizioni che metta fine subito alle ostilità e porti poi a una cessazione permanente delle ostilità sulla base dell’accordo del novembre 2012«.  Obama »ha riaffermato il diritto di Israele di difendersi« e ha sottolineato la necessità di »garantire il disarmo di gruppi terroristici e la demilitarizzazione di Gaza«, ribadendo »la grave e crescente preoccupazione per il crescente numero di vittime civili palestinesi e per la perdita di vite israeliane«.

 

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