Ucraina. Primi tir di aiuti umanitari rientrano in Russia. Per Obama Merkel una pericolosa escalation

MOSCA – I primi tir del convoglio che ha trasportato aiuti umanitari di Mosca, arrivato venerdì sera nella roccaforte ribelle di Lugansk, nell’est dell’Ucraina, hanno cominciato a rientrare in Russia. Lo hanno segnalato gli osservatori dell’Osce (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa).

«Alcuni camion sono effettivamente passati», ha dichiarato Paul Picard, capo della missione di osservazione al posto di frontiera russo-ucraino conosciuto sotto il nome di Donetsk, ma senza fornire numeri esatti. Le agenzie di stampa russe hanno da parte loro segnalato che decine di camion sono arrivati alla frontiera. 

Critiche da Obama Merkel

L’ingresso di un convoglio russo in Ucraina, senza l’approvazione di Kiev, è una «provocazione e una violazione della sovranità e dell’integrità territoriale» dell’ex repubblica sovietica. È quanto hanno ribadito, nel corso di una conversazione telefonica, il presidente americano, Barack Obama, e il cancelliere tedesco, Angela Merkel, che hanno parlato di una «pericolosa escalation» del conflitto in Ucraina, e di una situazione che «continua a deteriorarsi». In una nota della Casa Bianca, si sottolinea che Obama e Merkel hanno espresso «preoccupazione per il gran numero di truppe russe al confine con l’Ucraina e per la presenza di personale militare russo nel Paese», e hanno intimato a Mosca di ritirare il convoglio di camion dal territorio ucraino.

Condividi sui social

Articoli correlati