Le compagnie aeree fermano i voli su Baghdad

ROMA – Secondo l’agenzia di stampa Reuters, sarebbero due i passeggeri lievemente feriti dai colpi inflitti sulla fusoliera di un Boeing 737 Flydubai, in fase di atterraggio ieri sera all’aeroporto internazionale di Baghdad.

Ignota la provenienza degli spari, ma immediata la reazione delle compagnie aeree straniere che hanno voli con destinazione nella capitale irachena. Flydubai, Emirates, Sharjah’s Air Arabia ed Etihad, sarebbero state le prime a comunicare la notizia dell’interruzione dei propri servizi di collegamento con la città. Dopo quanto avvenuto al volo Malaysia Airlines MH 17 abbattuto da un missile terra aria sopra l’Ucraina durante una battaglia della guerra in corso nel 2014, nessun operatore del trasporto aereo di persone è pronto a correre il minimo rischio. Notizie non confermate racconterebbero di un cecchino appostato oltre i confini dell’aeroporto che avrebbe sparato 4 colpi contro l’aereo, Flydubai nega che ci siano stati feriti. Nonostante l’attacco non abbia causato grossi danni ancora una volta la sicurezza e la stabilità della situazione irachena sono messe in discussione e richiamano l’attenzione internazionale. L’ultimo attentato nella capitale irachena è avvenuto il 24 gennaio ultimo scorso, che ha colpito con una serie di attacchi dinamitardi alcuni quartieri sciiti della città, il bilancio delle vittime è stato di 13 morti e 36 feriti. Neanche tre mesi fa il portavoce del Pentagono John Kirby aveva escluso la possibilità che lo Stato Islamico avesse la possibilità di impossessarsi di Baghdad arrivata allora a 10km dall’aeroporto, quanto accaduto mette in discussione le certezze statunitensi sulle reali condizioni nella città, ben lontane da pace e sicurezza.

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