Kenya. Massacrati e decapitati in stile Isis

Il governo: ‘Non ci lasceremo intimidire dai terroristi’

NAIROBI – E’ ancora sotto choc la Nigeria a 24 ore dall’assalto rivendicato dagli al Shabab contro un campus universitario, costato la vita a 147 persone, massacrati e decapitati in stile Isis. “Il Kenya  non si lascerà intimidire dai terroristi che hanno scelto di uccidere degli innocenti per umiliare il governo”, ha detto il ministro degli Interni di Nairobi,  Joseph Nkaissery, in visita a Garissa.

LO stesso ministro ha confermato che i 4 assalitori “Sono esplosi come delle bombe” uccisi dalle forze dell’ordine del Kenya. I 4 avevano addosso degli esplosivi ed erano muniti di AK-47, e quando sono stati colpiti dai proiettili sparati dalla sicurezza “sono saltati in aria esplodendo come delle bombe”.   Alcuni sopravvissuti al blitz hanno testimoniato di aver visto “diversi corpi decapitati”. “E’ stato orribile,  gli al Shabaab hanno ucciso molte persone”, ha detto sconvolta una ragazza, Winnie Njeri, al quotidiano sudafricano News24. Angosciante anche la testimonianza di un altro giovane, Omar Ibrahim, che ha raccontato di esser “stato salvato dalle forze dell’ordine” e di aver “visto molti cadaveri, alcuni senza testa”.  Un’orrenda carneficina che ricorda nei modi le brutali violenze compiute dai miliziani dello Stato islamico in Libia, Siria ed Iraq, e le mattanze organizzate dai terroristi nigeriani Boko Haram.  

L’attacco di ieri è quello con il più alto numero di vittime organizzato dai miliziani somali in Kenya. Nel settembre del 2013 gli stessi jihadisti si resero responsabili della strage al centro commerciale Westgate della capitale, con 67 morti. Nairobi è, secondo gli Shabaab, colpevole di aver lanciato proprio a partire dalla fine del 2011 una campagna militare contro le loro basi nel sud della Somalia.

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