Il Kazakhstan promotore del corridoio transcontinentale euroasitico

ROMA – La Repubblica del Kazakhstan sta lavorando per la promozione e l’implementazione del progetto di realizzazione del corridoio transcontinentale euroasiatico voluto dallo stesso presidente Nursultan Nazarbayev con l’idea di dotare il proprio paese e l’intera area euroasiatica di una via di trasporto ad alta velocità che favorisca il libero transito di merci dall’Asia all’Europa. 

Durante lo svolgimento dell’VIII Forum Economico di Astana lo scorso maggio, lo stesso presidente kazako aveva posto l’attenzione sul progetto inserendolo tra le soluzioni possibili per il  miglioramento dei commerci tra i paesi europei e quelli asiatici. 

Secondo quanto affermato da Nazarbayev,  ben 40 paesi dell’area euroasiatica hanno mostrato un reale interesse nella facilitazione e miglioramento dei propri scambi commerciali attraverso accordi di libero commercio e la creazione di infrastrutture opportune che perseguissero tale idea; tra queste infrastrutture il Kazakhstan tramite lo stesso Nazarbayev ha inserito proprio la creazione di un corridoio di trasporto transcontinentale euroasiatico che unisca economicamente, commercialmente e dal punto di vista logistico l’Asia e l’Europa la cui realizzazione è direttamente vincolata dal supporto generale e dalla condizione di sicurezza della regione.

Attualmente i governi di Kazakhstan e Cina sono nella fase di studio ed analisi della realizzazione del progetto di costruzione di una ferrovia ad alta velocità che unisca Khorgos con il porto kazako di Aktau nel Mar Caspio, linea di trasporto che diverrà parte del corridoio transcontinentale euroasiatico nel futuro. La linea ferroviaria tra Khorgos e Aktau non solo produrrà benefici sui flussi di trasporto tra il Kazakhstan e la Cina, ma inoltre aiuterà il collegamento dell’Asia con l’Europa perseguendo il progetto di consolidamento di una Nuova Via della Seta tanto voluta dal Governo di Pechino la quale dovrà essere in grado di collegare i paesi europei con quelli dell’Estremo Oriente passando per l’antica rotta commerciale ed interessando le aree geografiche del Caucaso, della regione del Caspio e dell’Asia Centrale.

Il corridoio transcontinentale euroasiatico si svilupperà per una parte ai confini del Kazkahstan secondo la rotta Dostyk-Aktogay-Zhezkazgan-Beyneu-Aktau dando quindi l’ulteriore possibilità di creare collegamenti con la Repubblica Islamica dell’Iran, paese divenuto target di diverse compagnie straniere dopo la diminuzione delle tensioni con gli Stati Uniti e l’Occidente generata in passato a causa del programma nucleare iraniano, la Turchia, potenza regionale con influenza diretta sul Vicino e Medio Oriente, ed il Caucaso meridionale, area geografica che funge da ponte tra Europa ed Asia divenuta importante per l’Unione Europea dal punto di vista strategico, energetico ed economico, come affermato il 1 giugno dal presidente in carica dell’OSCE e Ministro degli Esteri della Serbia Ivan Dacic durante la visita a Baku e l’incontro con il Ministro degli Esteri azerbaigiano Elmar Mammadyarov.

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