Grecia, oggi riaprono le banche, ritorna l’austerity

ATENE  – Tempi duri per i greci. Oggi, dopo tre settimane di chiusura riaprono le banche in Grecia, ma tutto sarà più caro, con l’entrata in vigore dell’aumento di 10 punti dell’Iva su alcuni beni e servizi.

Restano i limiti ai prelievi, di 420 euro a settimana, invece dei precedenti 60 euro al giorno. Atene riceverà  oggi anche il prestito ponte di 7 miliardi di euro che servirà però a rimborsare la scadenza del debito con la Banca centrale europea (4,2 miliardi di euro) e con il Fondo monetario internazionale (altri 2 miliardi di euro). Ieri la cancelliera  tedesca Angela Merkel ha ribadito in un’intervista alla rete televisiva Ard la sua netta opposizione a un taglio del debito greco, “impossibile” in seno all’eurozona. Ma per la prima volta ha aperto uno spiraglio a un possibile alleggerimento in termini di scadenze e di tassi di interesse. La settimana  che si apre sarà cruciale per il premier greco Alexis Tsipras, intenzionato, secondo alcuni media greci, a fare un “crash test” in Parlamento ed eventualmente pronto a dimettersi nel caso di ulteriori defezioni nelle file di Syriza.

Nel frattempo oggi il segretario generale della previdenza sociale greca (IKA) Giorgos Romanias si è dimesso. Parlando ai microfoni dell’emittente privata Mega Channel, Romanias ha detto di averne informato il neo-ministro del Lavoro Giorgos Katrougalos, sottolineando di aver provato una “grande umiliazione” nel portare avanti e fare l’esatto contrario dei principi in base ai quali era stato scelto.

Romanias ha aggiunto di non essere in grado di gestire la nuova normativa e le riforme nel sistema pensionistico spiegando che egli “non può dare una pensione di 87 euro a un disabile, perché questo è ciò che è stato approvato”. Romanias ha concluso affermando che il Ministero del Lavoro è stato ignorato quando è stata ideata la riforma delle pensioni.

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