Papa Francesco negli Stati Uniti accolto da Obama

NEW YORK – Il Papa è giunto negli Stati Uniti alle 16.00 locali, 22.00 ora italiana, con  un volo Alitalia alla Andrews Air Force Base, nel Maryland. Qui è stato accolto da Barack Obama e dalla sua famiglia. Successivamente una Fiat 500 nera lo ha trasferito alla sede della nunziatura apostolica, la missione diplomatica del Vaticano nella capitale americana.

Durante il volo da Cuba agli Usa, Jorge Mario Bergoglio ha incontrato i giornalisti presenti sull’aereo per circa mezz’ora, rispondendo ad alcune domande, a partire dalle inquietudini di alcuni ambienti cattolici statunitensi circa le sue posizioni, l’accusa di essere “comunista” se non “antipapa”, l’incontro con Fidel Castro e le sue posizioni radicali su questioni come il capitalismo e l’ecologia: “”Tutto ciò che ho detto in tema economico è nella dottrina della Chiesa” ha detto Papa Francesco. Con ironia ha poi risposto alla domanda di Newsweek se “il Papa è cattolico?” Se sono cattolico? “”Se è necessario posso recitare il Credo…”

Gli impegni di Papa Francesco

Oggi Papa Francesco alle 15,15 ora italiana, 9,15 ora di New York, sarà nel giardino della Casa Bianca per una cerimonia. Poi Obama e Francesco avranno un colloquio di 45 minuti nello Studio Ovale mentre il vicepresidente Joe Biden e il segretario di Stato John Kerry, entrambi cattolici, incontreranno il segretario di Stato vaticano. Alle 11.15 terrà una preghiera insieme ai vescovi americani. Poi nel pomeriggio alle 16.15 celebrerà una messa alla Basilica of the National Shrine of the Immaculate Conception alla Catholic University of America. Sarà presente Joe Biden e in tutto sono attesi 30.000 fedeli. Insomma questi sei giorni di visita negli Stati Uniti saranno per Papa Francesco fitti di impegni, sono previsti infatti circa 20 eventi. Giovedì invece sarà il giorno del Congresso, dove  è atteso alle 9.20 il suo discorso a camere riunite, la prima volta per un Papa. Infine il pontefice si sposterà a New York dove arriverà nella serata di giovedì all’aeroporto John F. Kennedy. Venerdì ci saranno i principali appuntamenti nella metropoli americana: in mattinata (alle 8.30 ora locale) parlerà davanti all’Assemblea  generale delle Nazioni Unite, per poi visitare il memoriale e il museo dell’11 settembre. In serata, alle 18, celebrerà una messa al Madison Square Garden. Sabato e domenica invece Francesco sarà a Philadelphia da dove ripartirà per Roma alle 20 di domenica.

Capo della Polizia, allarme per possibili lupi solitari

C’e’ “grande preoccupazione” a New York per la possibilita’ che un “lupo solitario” possa colpire il Papa, durante la sua visita di venerdi’. Intervistato dalla Cnn, il capo dell’unita’ anti-terrorismo del New York Police Department (Nypd), James Waters, ha assicurato di aver messo in campo “un’operazione senza precedenti” per garantire la sicurezza del Pontefice. “Abbiamo occhi ovunque”, ha spiegato Waters, sorvolando in elicottero la città, “da qui possiamo individuare l’eventuale presenza di cecchini e coordinare le squadre di risposta rapida sul terreno, inviando immagini in tempo reale”. “Un ‘active shooter’, un lupo solitario, qualcuno che non è nei nostri radar è un qualcosa che su cui vi e’ grande preoccupazione”, ha sottolineato Waters, perche’ “non possiamo avere notizie di intelligence che qualcosa stia per accadere, ma può esserci un individuo che si alza e decide che quello è il giorno in cui colpira’”. Sul terreno ci sono oltre 5mila agenti: “Gli occhi del mondo sono puntati su New York in questi giorni”, ha aggiunto Waters, “il Nypd e i nostri partner sono pronti, siamo molto fiduciosi, siamo ben preparati, abbiamo pianificato tutto”.

Il sindaco Marino in viaggio per raggiungere il Papa

Intanto questa mattina il sindaco di Roma, Ignazio Marino, è partito  da Roma per New York da dove proseguirà per Philadelphia dove sabato è atteso l’arrivo del Papa.    All’aeroporto di Fiumicino Marino, che è giunto accompagnato dagli uomini della scorta, è stato costretto ad un cambio di programma legato al ritardo del volo AZ602 sul quale era prenotato. Giunto nello scalo poco dopo le ore 8 e ospitato nella sala Vip dell’Alitalia, il sindaco, quando ha appreso che l’aereo, anziché alle 9.40, sarebbe partito non prima delle 11.30, ha preferito farsi “riproteggere” su un altro volo della stessa compagnia, l’AZ608, che è decollato poco prima delle 11.

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