Strage Parigi. La risposta frencese. Pioggia di bombe su Raqqa

PARIGI – Non si è fatta aspettare la replica francese dopo le stragi a Parigi di venerdì scorso.

Dieci caccia bombardieri sono partiti la scorsa notte dalle basi negli Emirati Arabi Uniti e dalla Giordania ed hanno bombardato Raqqa, la capitale del Califfato dello Stato Islamico. In totale sono state 20 le bombe sganciate, ma nei prossimi giorni partira’ dal porto di Tolone la portaerei a propulsione nucleare Charles de Gaulle che restera’ nell’area per almeno 4 mesi, triplicando la capacita’ offensiva di Parigi e portando a 36 il numero totale di aerei da guerra francesi nell’area. Le operazioni sono supportate logisticamente dagli Stati Uniti che intendono appoggiare l’azione bellica per distruggere definitivasmente i terroristi dell’Isis.

Al momento i francesi confermano di aver distrutto un comando e un campo di addestramento dell’Isis. Lo Stato islamico, dal canto suo, ha annunciato che l’ondata di raid aerei francesi sulla citta’ di al Raqqa non ha causato vittime. Secondo quanto ha annunciato l’agenzia di stampa del gruppo jihadista “Amaq”, “nelle zone che sono state colpite non si trovavano nostri miliziani e al termine dei raid non registriamo ne’ morti ne’ feriti”. Sono piu’ di 30 i raid aerei condotti da dieci caccia francesi che, secondo il ministero della Difesa di Parigi, hanno colpito ieri sera 17 obiettivi in risposta alle stragi di Parigi. Intanto, secondo l’inviato dell’emittente televisiva qatariota “al Jazeera”, la popolazione di al Raqqa vive in uno stato di terrore dopo l’aumento degli attacchi aerei. 

Attacchi che come ha annunciato il primo ministro Manuel Valls dureranno parecchio tempo. Valls, infatti,  ritiene che gli attentati di Parigi siano stati “pensati, pianificati e organizzati” in Siria. I bombardamenti francesi di ieri hanno colpito “infrastrutture operative” dell’Isis a Raqqa. “La risposta – prosegue Valls – sara’ all’altezza dell’attacco subito”. Valls sottolinea che “sono i francesi e gli statunitensi che bombardano l’Isis, non la Russia. Tutto il mondo deve mobilitarsi contro questa minaccia”. Per Valls sono possibili nuovi attentati “nei prossimi giorni o nelle prossime settimane. La minaccia restera’ a lungo. Da mesi siamo in guerra contro il terrorismo. Vivremo a lungo con questa minaccia

terroristica”.

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