Hollande dichiara guerra all’Isis

Dal G20 uniti contro il terrorismo

VERSAILLES –  “Siamo in guerra” contro il terrorismo jihadista dell’Isis e intensificheremo le nostre operazioni in Siria: così il presidente francese Francois Hollande ai deputati e senatori riuniti eccezionalmente a Congresso a Versailles. “La Siria è la più grande fabbrica di terroristi jihadisti che il mondo abbia mai conosciutio”, ha aggiunto Hollande. E poi: “Il nostro nemico in Siria è l’Isis. Per questo la Francia intensificherà le sue operazioni in Siria e non ci sarà nessuna pausa nei nostri bombardamenti in Siria”, ha sottolineato il presidente spiegando che la Charles de Gaulle salperà giovedì, sarà presto in zona e “consentitrà alla Francia di triplicare gli attacchi in Siria”.

“Non si tratta di uno scontro civiltà”, ha tenuto a precisare Hollande, ma di una “guerra a codardi”, perche’ questi assassini non rappresentano alcuna civiltà”. 

E non è tutto. “Per battere il terrorismo, per fermare la minaccia dell’Isis, sono necessari dei cambiamenti anche della carta costituzionale francese”, ha precisato il presidente francese. Più in particolare Hollande ha detto che le modifiche dovranno essere adottate in modo da consentire ai poteri pubblici di meglio “agire contro il terrorismo in una fase di guerra”. 

Ritengo, in coscienza, che dobbiamo far evolvere la nostra Costituzione per agire contro il terrorismo di guerra”, ha spiegato Hollande, evocando riforme dell’articolo 16 (sui poteri

straordinari del presidente in caso di minaccia allo Stato) e del 36 (sullo stato di guerra e interventi armati all’estero).

Nel frattempo dal G20 arriva un documento teso a contrastare l’Isis in 9 punti. Ecco quanto deciso dai leader delle maggiori economie mondiali nella due giorni di Antalya, iniziata a meno di 48 ore dai tragici fatti di Parigi, che ne hanno inevitabilmente cambiato programma e agenda: 

1 – I leader del G20 condannano nella maniera piu’ ferma possibile gli odiosi attacchi di Parigi, un inaccettabile affronto nei confronti dell’umanita’. Porgiamo le nostre piu’ sentite condoglianze alle vittime degli attacchi e alle loro famiglie. 

2 – Rimarremo uniti nella lotta al terrorismo. L’emersione di fenomeni terroristici mina la pace e la sicurezza internazionale, ponendo a rischio i nostri sforzi di rafforzare l’economia del pianeta e raggiungere una crescita e uno sviluppo sostenibili. 

3 – Condanniamo in maniera ferma ogni atto, metodo o pratica terroristica, che non puo’ essere giustificata in alcun modo. 

4 – Ribadiamo che il terrorismo non puo’ essere associato ad alcuna religione, razza, cultura o nazionalita’. 

5 – La lotta al terrorismo e’ una priorita’ per tutti i Paesi; ribadiamo la volonta’ di collaborare per risolvere i problemi e prevenire e sopprimere qualsiasi atto di terrore attraverso una collaborazione internazionale e una solidarieta’ basata su tutti i livelli, nel completo rispetto della centralita’ del ruolo dell’Onu e in ossequio a quanto stabilito dai trattati Onu, dal diritto internazionale e dai diritti umani, leggi umanitarie e diritto dei rifugiati e richiedenti asilo. 

6 – Ribadiamo inoltre la volonta’ di combattere il terrorismo privandolo dei canali di finanziamento, in particolare attraverso il blocco di beni e l’interscambio di informazioni tra Paesi. Il sequestro dei finanziamenti a questi destinati va perseguito implementando le misure necessarie all’attuazione del FATF (Finanzial Action Task Force). 

7 – Le nostre azioni di antiterrorismo devono continuare a far parte di una piu’ ampia azione diretta a ostacolare tutte quelle attivita’ che del terrorismo sono la fonte: estremismi violenti, radicalizzazione e reclutamento di miliziani, lotta a movimenti terroristici, contrasto alla propaganda terroristica. Il tutto anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie informatiche e telematiche, in linea con la risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu 2178. 

8 – Esprimiamo la nostra preoccupazione rispetto il proliferare del fenomeno dei foreign fighter, che costituiscono una minaccia anche per i Paesi di provenienza degli stessi, oltreche’ per i paesi di transito e destinazione. Ci stiamo opponendo a questo fenomeno attraverso una cooperazione transnazionale, che prevede lo scambio di informazioni, la rilevazione e registrazione dei passaggi alle frontiere e una risposta appropriata in sede penale. 

9 – I continui e recenti attacchi terroristici occorsi in varie parti del globo hanno mostrato, ancora una volta, la necessita’ di aumentare il livello di cooperazione internazionale e di solidarieta’ tra tutti i Paesi decisi a opporsi alla minaccia terroristica. Ricorderemo sempre le vittime di questi attacchi.

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