Stragi Parigi. E’ caccia al terrorista Salah Abdeslam

ROMA – Non si ferma la caccia  a Salah Abdeslam,  l’ottavo uomo del commando degli attentati della settimana scorsa a  Parigi.

Secondo quanto riporta la stampa belga, il 26enne francese residente in Belgio sarebbe stato avvistato a Anderlecht, poco distante da Bruxelles. La notizia, che non ha conferme ufficiali, rafforzerebbe l’ipotesi che l’uomo sia riuscito a tornare in Belgio dopo gli attacchi.

Ma le notizie al momento sono ancora confuse. Un altro testimone martedì aveva detto di aver incontrato Salah martedì sera a Molenbeek, il quartiere di Bruxelles dove abita che viene considerato la roccaforte degli estremisti islamici. La caccia all’uomo si è estesa anche all’Olanda, dove Salah Abdeslam ha vissuto per un certo periodo nel Paese.

Ieri sera, moment di tensione dopo che si era sparsa la voce che Salah era stato visto in giro per Anderlecht, a circa 5 chilometri dalla capitale belga. L’Universite’ libre de Bruxelles ha deciso di interrompere i festeggiamenti organizzati per celebrare la nascita del fondatore della struttura e ha chiuso sale e circoli studenteschi. Sul profilo twitter dell’Universita’ si sottolinea che non vi e’ una minaccia diretta alla struttura ma si segue una direttiva data dalla polizia. 

E non è tutto. Salah Abdeslam alla fine di ottobre sarebbe stato visto in diversi locali gay di Bruxelles. L’inquietante rivelazione emerge ora dalle inchieste giornalistiche.

Il quotidiano belga La Libre ne e’ certo: il 26enne francese nato pero’ a Bruxelles, proprio nella capitale europea a fine ottobre sarebbe stato notato in bar e discoteche della nutrita comunita’ omosessuale. Secondo il giornale, nella giornata di lunedi’ 16 novembre, la polizia belga avrebbe anche

sentito diversi titolari di locali, per cercare di avere un riscontro sulla voce che iniziava a circolare in modo compulsivo: Abdeslam era stato riconosciuto da diversi avventori, anche se lo stesso quotidiano La Libre riesce solo a fare alcune congetture sulle sue presunte frequentazioni. 

Le ipotesi che il giornale mette in campo sono principalmente due. La prima e’ che l’uomo frequentasse quei locali per riuscire a reperire facilmente documenti di identita’ e passaporti. Secondo alcune fonti citate da La Libre, i locali gay di Bruxelles sono spesso presi di mira dai borseggiatori e dietro vi sarebbe un traffico di documenti definito “importante”. La seconda ipotesi, pero’, e’ ancora piu’ inquietante: e cioe’ che stesse spiando luoghi notoriamente ritenuti dagli integralisti e dai fondamentalisti islamici profondamente ‘immorali’. Alcuni titolari sui loro profili Facebook hanno scritto nelle ultime ore di non poter confermare gli avvistamenti e di aver comunque innalzato il livello di sicurezza nelle loro attivita’ commerciali. Si ritiene che il ricercato sia al momento proprio a Bruxelles. 

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