Mosca accusa Erdogan, traffica con l’Isis

MOSCA – La Russia ha accusato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e la sua famiglia di acquistare il petrolio rubato dall’Isis in Iraq e in Siria. “Secondo le nostre informazioni, in questo affare criminale sono coinvolti il presidente Erdogan e la sua famiglia”, ha affermato il viceministro della Difesa Anatoli Antonov, nel corso di una conferenza stampa. 

“Gli introiti derivati dalla vendita di petrolio, circa 2 miliardi di dollari, e’ una delle piu’ importanti fonti di finanziamento delle attivita’ terroristiche in Siria”, ha aggiunto Antonov. “Quelle a nostra disposizione sono solo una parte delle informazioni sugli “orribili crimini commessi dai funzionari turchi, che finanziano direttamente il terrorismo internazionale. Antonov ha negato che l’obiettivo di queste accuse siano le dimissioni

di Erdogan. “Il nostro obiettivo – ha affermato – e’ la lotta congiunta contro i finanziamenti al terrorismo”. 

E infine: ”Il terrorismo internazionale è qualcosa di mostruoso, ma senza soldi è come una belva senza denti”. 

Non è tardata la replica di Erdogan:  “Un tempo  le dichiarazioni di Vladimir Putin su di me riguardavano sempre il mio coraggio e la mia audacia”, ha affermato il presidente turco.  “Parlava molto del mio essere uno statista onesto, quando incontrava l’ex presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi e l’ex cancelliere tedesco Gerard Schroeder”, ha ricordato Erdogan sull’aereo che lo ha portato in visita in Qatar.

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