Sparatoria nel pub di Tel Aviv, autore voleva vendicare un cugino

ROMA – L’uomo sospettato di essere l’autore della sparatoria nel pub di Tel Aviv che ha causato la morte di due persone e il ferimento di altre sette, il 31enne arabo israeliano Nashaat Melhem, è stato descritto come una persona instabile che avrebbe voluto vendicare la morte del cugino, ucciso dalla polizia di frontiera israeliana nel 2006.

Si legge sul Guardian.Il sospetto, di cui ancora si cercano le tracce in una caccia all’uomo che va avanti da due giorni, avrebbe rubato la pistola al padre venerdì. Il genitore, un volontario della polizia israeliana, ha contattato le autorità dopo aver visto le immagini del giovane sui media e ha chiesto che venga arrestato per evitare altri incidenti.Un parente del giovane ha dichiarato ad Haaretz che lo sparatore è stato depresso, coinvolto in passato in incidenti violenti e che recentemente la sua famiglia aveva chiamato la polizia per i suoi eccessi di rabbia. “”Sappiamo che è stato in cura per problemi mentali – ha dichiarato la stessa fonte – Non abbiamo sue notizie da un po’. Non è sposato e abbiamo sempre sospettato che fosse instabile””.

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