Usa: Obama, stretta sulle armi facili. Guerra alle lobby

WASHINGTON – Dopo un lungo braccio di ferro con il Congresso, che ha definito “ostaggio delle lobby delle armi”, Barack Obama ha deciso di scavalcarlo, ricorrendo ai suoi poteri esecutivi: il presidente americano presentera’ oggi una serie di decreti con nuove regole sulle armi da fuoco.

La lobby delle armi “non puo’ tenere in ostaggio l’America”, ha scritto Obama su twitter. “Dobbiamo fare qualcosa in questo Paese per far fronte alle conseguenze del fallimento del Congresso ed evitare cio’ che accade ora, che 30.000 americani muoiono ogni anno in incidenti con armi da fuoco”. Obama ha spiegato che le sue misure reseteranno nei confini della sua “autorita’ legale” perche’ rientrano nelle sue prerogative e “sono assolutamente in linea con il secondo emendamento della Costituzione. Il presidente ha avvertito che non sara’ possibile evitare “tutte” le sparatorie ne’ i crimini violenti, ma “potenzialmente salveranno vite”. Dopo l’annuncio si e’ riunito con il procuratore federale Loretta Lynch, con il direttore dell’Fbi James Comey, e con altri funzionari. I capisaldi delle nuove misure sono due: in primo luogo sara’ allargata la lista delle persone a cui e’ vietato acquistare armi e nell’elenco saranno inseriti i pregiudicati per crimini contro la persona: in secondo luogo, i venditori di armi saranno obbligati a registrarsi ottenendo licenze federali e dovranno inoltre contribuire ai controlli segnalando i clienti sospetti.

Assumendo 230 nuovi esaminatori, l’Fbi dovra’ aumentare del 50% il suo personale dedicato a condurre queste verifiche. Il presidente chiedera’ al Congresso di disporre un finanziamento di 500 milioni di dollari per affrontare il problema anche dal punto di vista della salute mentale. Ai dipartimenti di Sicurezza, Difesa e Giustizia saranno chiesti passi nella ricerca in ambito di tecnologia per la sicurezza delle armi. L’ATF, la branca specializzata nella lotta alla diffusione delle armi, assumera’ 200 nuovi agenti; diventeranno obbligatorie indagini preliminari prima di consentire ad un cittadino di acquistare armi, compresi gli acquisti su internet; saranno rafforzati i controlli sulla cessione di armi tra familiari. All’inizio del suo ultimo anno di mandato, Obama ha deciso quindi di agire su un tema che, come ha riconosciuto, e’ stato la maggiore fonte di frustrazione da presidente. Ma dovra’ fare in conti con il muro del Congresso, interamente repubblicano. E si sono gia’ scatenate le critiche al presidente, con l’aspirante repubblicano alla Casa Bianca Donald Trump che ha subito promesso di abolire immediatamente, una volta eletto, qualsiasi decreto. Lo speaker del Congresso Paul Ryan lo ha accusato di voler limitare il diritto “fondamentale” degli americani di possedere armi. Critici allo stesso modo quasi tutti i candidati alla nomination repubblicana, che hanno annunciato la loro opposizione.

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