India. La star di Bollywood accusata di terrorismo esce dal carcere

NEW DELHI – Un famoso attore di Bollywood, Sanjay Dutt, e’ uscito oggi dal carcere dove e’ stato detenuto per tre anni e mezzo con l’accusa di coinvolgimento nelle stragi del 1993 a Mumbai.

Il suo rilascio e’ stato seguito in diretta dalla tv Cnn Ibn. Ad accoglierlo fuori dalla prigione centrale Yerwada di Pune, c’erano la moglie e altri familiari. Appena uscito ha toccato il suolo in segno di ringraziamento e poi ha salutato la bandiera indiana. Dutt, famoso per interpretare il ruolo di ‘gangster dal cuore tenero’, era stato condannato nel marzo 2013 a cinque anni di carcere. L’attore, che ha 60 anni e oltre 100 film al suo attivo, era gia’ stato in carcere 18 mesi e ora ha scontato la rimanenza della pena. Dutt era stato trovato in possesso di un mitragliatore e di un fucile durante un raid della polizia nella sua villa di Mumbai dopo le 12 bombe a catena che devastarono il cuore finanziario della piu’ grande metropoli indiana. Disse che le armi servivano per proteggere i genitori dai disordini scoppiati dopo la distruzione di una moschea nella citta’ sacra di Ayodhya da parte dei radicali indu’. Fu assolto in primo grado ma condannato a sei anni nel 2006 da uno speciale tribunale antiterrorismo con altri 100 imputati. Nato dall’unione fra un politico indu’ e un’attrice musulmana e con un passato di tossicodipendenza e alcolismo, Dutt e’ uno dei piu’ controversi personaggi del colorato mondo di Bollywood, ma anche il piu’ amato per il suo destino di ‘eroe maledetto’. I sanguinosi attentati del 1993 causarono la morte di 257 persone e furono opera di un’alleanza fra la mafia di Mumbai e i gruppi estremisti islamici sospettati di essere legati a servizi segreti pachistani.

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