Belgio nel mirino dei terroristi. Ministri sotto protezione

BRUXELLES – Che Bruxelles fosse nel mirino dei terroristi era noto già da alcune settimane, dopo una fuga di notizie intercettate dalla polizia belga. Oggi il raid delle forze dell’ordine ha portato all’arresto di 12 terroristi che probabilmente stavano preparando un attentato. La retata è scattata dopo una serie di pedinamenti e perquisizioni di sospettati. 

La Procura fa sapere che “non sono state trovate né armi né esplosivi”, ma “gli elementi raccolti nel quadro dell’indagine necessitavano di un intervento immediato”, riferisce ancora il quotidiano belga. 

Intanto il Consiglio nazionale di sicurezza si è riunito nel gabinetto del premier Charles Michel. La riunione è stata convocata dopo il fermo. Il Consiglio è formato dai ministri di Giustizia, Difesa, Esteri e Interni, e vi prenderanno parte anche il capo dei servizi segreti, delle forze armate, della polizia, il direttore dell’antiterrorismo e il procuratore federale.  La prima affermazione è che tutti i luoghi affollati in Belgio, tra cui le piazze e i locali dove ci sono i maxi-schermi per gli europei di calcio, sono obiettivi a rischio.  

Intanto diversi ministri del governo e il premier belga sono stati messi sotto alta protezione dalla polizia, in seguito ad una nuova valutazione dell’Ocam, l’antiterrorismo belga. La mossa non sarebbe legata agli arresti di stanotte e all’eventuale minaccia ad essi collegata. Lo riferiscono Het Nieuwsblad e la tv RTBF. L’Ocam ha stimato che la minaccia terrorista pesa in particolare su quattro esponenti del governo: il premier Charles Michel, il ministro degli esteri Didier Reynders, dell’interno Jan Jambon e della giustizia Koen Geens. Assieme alle loro famiglie, una trentina di persone in tutto, sono stati messi sotto alta protezione dalla polizia da venerdì sera.

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