Brexit: ‘Operazione croissant’ a King’s Cross, polizia interviene

LONDRA – Erano partiti da Parigi carichi di ottimismo e di brioche, con indosso magliette sulle quali campeggiava lo slogan ‘Operation Croissant’, nome in codice con il quale avevano battezzato la loro iniziativa, intesa a convincere i sudditi del Regno Unito a votare contro la Brexit nel referendum di domani: anche nel nome dell’antica amicizia con i dirimpettai della Francia, che a uscire dall’Unione Europea non ci pensano nemmeno.

Pero’, una volta giunti a Londra, ha rischiato di concludersi sul nascere l’avventura di una quindicina di giovani militanti europeisti, tanto francesi quanto autoctoni. Si erano piazzati di buon mattino vicino a King’s Cross, davanti alla stazione ferroviaria di Saint Pancras, capolinea dei treni che attraverso l’EuroTunnel collegano l’isola con il continente: e per qualche tempo erano pure riusciti a distribuire ai passanti alcune delle centinaia di brioche ancora fragranti che si erano portati dietro in segno distensivo, e a rivolgere loro inviti suadenti a rimanere tutti insieme in Europa. Finche’ non sono intervenuti gli ultra-zelanti ‘bobbies’, i serissimi poliziotti londinesi, i quali hanno informato i manifestanti del carattere assolutamente illecito, e nemmeno poco, della trovata. In Gran Bretagna e’ infatti in vigore un codice ad hoc che vieta tra l’altro a chi e’ impegnato in una campagna elettorale, e finche’ i seggi non si siano aperti, di offrire cibi o bevande ai potenziali votanti, poiche’ cio’ potrebbe influenzare l’esito complessivo della consultazione e integrare quindi una frode, se non addirittura un atto di corruzione, con tutte le sanzioni che ne conseguirebbero.

“Noi volevamo soltanto proporre qualcosa di gioioso, che facesse sorridere le persone, visto che sappiamo bene quanto il referendum sia stato ormai inzuppato nel vetriolo”, si e’ invano giustificata la leader del gruppetto, Rosa Rankin-Gee, 29 anni, inglese. Lei e gli altri hanno comunque preferito desistere, e i cornetti sono stati regalati in blocco a un ricovero per mendicanti e senzatetto. Poi, indomiti, si sono spostati direttamente all’esterno di King’s Cross e hanno cominciato a dispensare ai pendolari della periferia nord diretti di corsa al lavoro l’altro ‘cadeau’ che avevano recato con se’: mezzo migliaio di cartoline, per lo piu’ scritte a mano da connazionali rimasti in patria che avevano affidato al drappello in avanscoperta i propri saluti ai fratelli euroscettici d’oltre Manica. Messaggi tipo “Ci piacciono tanto la vostra musica, e quanto siete eccentrici”, oppure “Non potete lasciarci soli all’EuroFestival!”, ma soprattutto “E poi che cosa fareste senza un bel bacio alla francese?”. Provocazione massima, essendo quest’ultimo un vero e proprio caposaldo dell’immaginario erotico britannico. All’inizio molti tra coloro che si vedevano avvicinati acceleravano il passo, e se la filavano senza accettare il dono. Piano piano pero’ l’introversione anglosassone e’ andata sciogliendosi, la diffidenza si e’ volatilizzata, e sono cominciati chiacchiere e scambi di opinioni. Alla fine parecchi annuivano, convinti dalla gentilezza e dall’entusiasmo degli interlocutori. E una signora di mezza eta’ e’ sbottata: “Io la mia decisione l’ho presa, sto con le brioche!”.

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