Rio. Arrestati terroristi che preparavano attentato alle Olimpiadi

RIO DE JANEIRO – Il giudice federale brasiliano Marcos Josegrei da Silva, che ha emesso gli ordini di cattura nei confronti dei dieci sospettati di organizzare atti di terrorismo durante le Olimpiadi di Rio, neganto tuttavia che si possa parlare di ”un capo” tra gli arrestati, come aveva invece fatto il ministro della Giustizia, Alexandre de Moraes, riferendosi alla persona arrestata a Curitiba. 

”Difficile parlare di leader perche’ non esiste una struttura verticistica. Ma vi sono alcuni elementi piu’ attivi di altri, che hanno una dimestichezza maggiore con questo tipo di azioni”, ha detto il giudice in una conferenza stampa. Josegrei da Silva ha aggiunto che la polizia federale ha trovato elementi che giustificano l’arresto preventivo ma ha precisato che i dieci arrestati non possono essere definiti terroristi. ”Non li definirei terroristi perche’ non possiamo dire che avrebbero commesso atti di terrorismo. Ma sono certamente persone che esaltavano questi atti che suscitano indignazione in tutto il mondo civilizzato”, ha detto. 

Nel frattempo si è escoperto che uno dei 10 arrestati  si e’ convertito all’islam nel 2010 e, due anni dopo, ha trascorso sei mesi in Egitto, dove si e’ fatto fotografare con una bandiera dell’Isis. Vitor Barbosa Magalhaes, 23 anni, ha frequentato un corso di arabo al Cairo, secondo quanto ha rivelato la moglie. La coppia vive nei pressi dell’aeroporto internazionale di San Paolo, a Guarulhos, con i due figli. ”L’unico gruppo che mio marito usa su Telegram e’ quello del corso di arabo della mosch  ea”, ha detto Larissa Rodriguez, 24 anni. ”La foto con la bandiera nera e’ stata scattata in Egitto ma mio marito le aveva cancellate tutte dal computer, deve essere rimasta sulla pagina Facebook di qualche suo amico”, lo ha difeso la moglie.

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