Guantanamo: in coma ex detenuto in sciopero della fame

MONTEVIDEO – Jihad Ahmed Diyab, l’ex detenuto di Guantanamo che da oltre due settimane e’ in sciopero della fame in Uruguay, dove e’ stato accolto due anni fa insieme ad altri cinque ex compagni di prigionia, e’ in stato di coma superficiale ed e’ stato sottoposto ad idratazione con soluzione fisiologica.

Lo hanno indicato alla stampa di Montevideo i medici che hanno accudito Diyab – 45 anni, siriano nato in Libano, arrestato in Pakistan e poi spedito a Guantanamo per presunti legami con reti jihadiste – dopo che ha avuto uno svenimento nel piccolo appartamento dove vive, nel centro della capitale uruguaiana Montevideo. I medici hanno aggiunto che stanno anche verificando se Diyab presenti una qualche infezione o se la sua protesta estrema gli stia provocando anche problemi renali. Diyab e’ in sciopero della fame e della sete per chiedere di poter raggiungere la moglie e i figli, attualmente rifugiati in Turchia. Il governo uruguaiano da parte sua assicura che sta “facendo tutto il possibile” per trovare una soluzione al piu’ presto. Le autorita’ pero’ sottolineano che la moglie del siriano, Usra Al-Husein, si rifiuta di raggiungerlo a Montevideo e inoltre molti paesi si sono rifiutati di autorizzare il passaggio del siriano, anche se solo in transito. Come il Venezuela, dove pochi mesi fa Diyab e’ stato detenuto ed espulso dal paese dopo aver cercato di viaggiare da li’ verso la Turchia.  

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