Trump: Bannon “oscurita’ un bene, potremmo governare 50 anni”

WASHINGTON – Se Donald Trump manterra’ gli impegni, il suo team potra’ “governare l’America per 50 anni”: ne e’ convinto il suo capo stratega, il controverso ex giornalista del sito di estrema destra Breitbart, che in un’intervista all’Hollywood Reporter ha anche fatto un elogio dell’oscurita’.

“L’oscurita’ e’ una cosa buona, Dick Cheney, Darth Vader, Satana. Questo e’ il potere. Ci aiuta quando loro non vedono, quando sono ciechi rispetto a chi siamo e cosa facciamo”, ha risposto a una domanda sul nuovo presidente eletto che viene visto come “il buco nero piu’ nero” agli occhi di media, democratici e benpensanti. “I globalisti hanno distrutto la Middle class americana e creato una classe media in Asia”, ha affermato Bannon, “ora la questione e’ che gli americani non devono essere piu’ fregati. Se la Casa Bianca di Trump ci riesce, avremo il 60% dei voti dei bianchi e il 40% degli afroamericani degli ispanici e governeremo per 50 anni”. “E’ quello che i democratici non hanno capito”, ha insistito il 63enne ‘chief strategist’, “parlavano con gente con societa’ che fatturano 9 miliardi e danno lavoro a 9 persone, non e’ la realta’, hanno perso di vista cos’e’ il mondo”. L’ex giornalista di Breitbart ha anche respinto l’accusa di essere un “nazionalista bianco”: “Sono un nazionalista”, ha osservato, ma “sono un nazionalista economico”. Quanto ai repubblicani, ha fatto capire che Trump si vuole affrancare dal partito e da quell’establishment che non lo ha mai amato: “Come fu con il populismo di Andrew Jackson (settimo presidente Usa che nell’800 ruppe l’oligopolio delle elite di proprietari terrieri e intellettuali ma favori’ anche stragi di tribu’ indiane, ndr), costruiremo un movimento politico completamente nuovo, che si basa tutto sui posti di lavoro e faremo ammattire i conservatori, io sono quello che vuole un piano da 3mila miliardi di dollari di investimenti infrastrutturali”. “Sara’ piu’ grande della rivoluzione reaganiana, conservatori e populisti in un movimento economico nazionalista”.

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