Colombia, firmato il nuovo accordo con Farc

BOGOTA’ – Con la speranza che “la parola sia l’unica arma dei colombiani”, il presidente Juan Manuel Santos e il leader della guerriglia delle Farc, Rodrigo Londono, hanno firmato il nuovo trattato di pace, nato sulle ceneri di quello bocciato con referendum il 2 ottobre.

L’accordo non mette fine “al confronto tra le idee, ma alla guerra”, ha detto il leader delle Farc, spogliato per l’occasione del nomignolo di “Timochenko” che lo ha accompagnato negli anni della battaglia. Il testo dell’accordo verra’ trasmesso al parlamento, gia’ la prossima settimana. 

Per volere del governo non dovra’ piu’ essere approvato da un referendum popolare ma il fronte del “no” lavora per riaprire le urne. “Dopo quattro anni di un processo pieno di annunci ‘storici’, quattro strette di mano tra Santos e Timochenko, due accordi e due firme, scadenze non rispettate e una estrema radicalizzazione del confronto”, la maggioranza dei colombiani non sembra piu’ colpita dalla notizia, scrive il quotidiano “El Pais”. Il paese pare scivolato in una sorta di “anestesia generale”, tranne i giovani che nelle ultime settimane sono scesi in piazza per sollecitare il nuovo accordo. Una volta che il testo intraprendera’ il suo iter parlamentare, iniziera’ anche il conto alla rovescia: i ribelli dovranno trasferirsi dalla selva ai “punti di raccolta” che permetteranno loro di entrare nella vita civile e, assicura Santos, consegnare tutte le armi a unita’ delle Nazioni Unite entro 150 giorni.  

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