Filippine, a Manila arriva il tifone Nock-Ten. Panico tra gli abitanti

MANILA – Il potente tifone Nock-Ten che ha colpito l’arcipelago delle Filippine nel giorno di Natale e che oggi minaccia la capitale Manila ha già ucciso 3 persone.

La tempesta ha toccato terra ieri nella provincia Catanduanes (nell’Est) e dovrebbe evolvere su una traiettoria Nord-ovest, con venti che soffiano fino a 215 chilometri all’ora. Il tifone, molto in ritardo nella stagione, ha sconvolto le celebrazioni del Natale in un paese dove oltre l’80% della popolazione è cattolica. Una coppia è morta a causa delle inondazioni, mentre un anziano è stato ucciso nel crollo di un muro, ha detto alla televisione locale il governatore della provincia di Albay (est), una delle zone più colpite. Più di 383.000 persone sono state evacuate dalle loro case per precauzione e 80 voli interni e internazionali sono stati cancellati. Stamattina la capitale Manila, una metropoli di 13 milioni di abitanti, era insolitamente vuota e silenziosa, la maggior parte delle persone barricata dentro casa. I servizi della protezione civile hanno avvertito che la capitale potrebbe essere colpita da “piogge intense, inondazioni e venti sostenuti”. Le scialuppe di salvataggio sono pronte per essere messe in acqua nel caso in cui i fiumi della zona esondino. “Siamo in uno stato di allarme rosso”, ha detto Mina Marasigan, portavoce del Consiglio Nazionale Disaster Management. La Guardia Costiera ha bloccato l’accesso alle spiagge a sud di Manila per oggi e le autorità hanno chiesto agli abitanti delle baraccopoli vicino al mare di evacuare. Gli scienziati ritengono che la violenza delle tempeste negli ultimi anni sia da attribuire ai cambiamenti climatici. Nel novembre 2013, 7.350 persone sono state uccise dal passaggio del super-tifone Haiyan.  

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