Germania, ancora nessuna certezza sulle responsabilita’ dell’attentato di Dortmund

BERLINO – Gli ordigni esplosivi impiegati contro il pullman del Borussia Dortmund sono stati realizzati modo altamente professionale, secondo quanto riportato dal ministro dell’interno del Nord Reno-Vestfalia, Ralf Jaeger (Spd).

“La quantita’ di esplosivo era importante”, ha detto giovedi’ il ministro in una riunione della commissione per gli Affari interni del parlamento statale, tornando a ipotizzare – dopo i dubbi in merito alle reali responsabilita’ del cittadino Iracheno affiliato allo Stato islamico, e nonostante le rivendicazioni di stampo islamista rinvenute sul luogo dell’attentato – che i responsabili fossero vicini agli ambienti della tifoseria calcistica violenta. “Prendiamo molto sul serio questa minaccia”, ha detto Dieter Schuermann, direttore della polizia criminale. Secondo il capo della Protezione della Costituzione del land, Burkhard Freier, le tre lettere rinvenute sono identiche e imputabili ad estremisti politici o ad ambienti islamisti, ma sono state scritte in lingua tedesca, e non in arabo. Il sospetto iracheno arrestato, il 26 enne Abdul Beset A. Haftbefehl, non sarebbe parte di alcuna cellula o gruppo terroristico organizzato in Germania. L’uomo avrebbe combattuto con l’Isis in Iraq, e partecipato a sequestri, rapimenti, estorsioni e omicidi. Nel 2015 si sarebbe recato in Turchia e da li’ sarebbe arrivato in Germania, a Wuppertal, nel 2016, dove avrebbe mantenuto i contatti con l’Isis. Oggi la Corte federale decidera’ l’eventuale custodia cautelare del sospettato. L’esperto dell’Isis Peter Neumann, pero’, ritiene che le rivendicazioni rinvenute sul luogo dell’attentato siano poco convincenti.

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