NordCorea: Tillerson ‘minaccia’ sanzioni contro la Cina

WASHINGTON – Per la prima volta, seppur senza citarla esplicitamente, gli Stati Uniti hanno minacciato di colpire anche “un Paese terzo”, di fatto la Cina, unico sostenitore sempre piu’ riluttante della Corea del Nord, con sanzioni nel caso non si risolva la crisi dei programmi nucleari e missilistico di Pyongyang. Lo ha lasciato intendere il segretario di Stato Usa Rex Tillerson rivolgendosi ai dipendenti del dipartimento di Stato.

Tillerson ha detto di sperare di collaborare con la Cina per fermare Pyongyang ma ha avvertito che se questa strada non portera’ a risultati, ci potrebbero essere sanzioni contro societa’ cinesi che collaborano con Pyongyang. Washington, ha spiegato il capo della diplomazia americana, intente mettere alla prova la volonta’ effettiva della Cina di fare pressioni sulla Corea del Nord, “facendo affidamento su di loro (i cinesi, ndr) con determinazione” aggiungendo che gli Usa spingeranno affinche’ le potenze mondiali attuino pienamente le sanzioni gia’ approvate al Consiglio di Sicurezza Onu contro il regime di Kim Jong-un “perche’ in realta’ nessuno lo ha veramente fatto. Noi faremo affidamento su quanti attueranno pienamente le sanzioni, dicendo loro ‘Stiamo verificando cosa state facendo’. E se vedremo che voi non lo state facendo o scopriremo societa’ o singoli che stanno violando le sanzioni, vi contatteremo e vi chiederemo di farlo. Se non potrete farlo o semplicemente non vorrete farlo per vostre ragioni politiche interne (riferimento alle resistenze di Pechino ad intervenire, ndr), lo faremo noi. Li colpiremo attraverso sanzioni contro paesi terzi”. La Cina ha si’ approvato le sanzioni Onu contro la Corea del Nord ma gli osservatori americani credono che le banche di Pechino stiano continuano a fornire accesso vitale per il regime di Kim Jong-un ai mercati internazionali. 

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