Oltre 45.000 attacchi hacker in 74 Paesi con virus rubato a Nsa

ROMA  – Sono stati più di 45.000 gli attacchi informatici messi a segno ieri in almeno 74 Paesi, tra cui Italia, Regno Unito, Spagna, Russia, India, Cina, Ucraina, Taiwan ed Egitto.

E’ quanto hanno rivelato i ricercatori di Kaspersky Lab, società russa specializzata nella creazione di antivirus. Secondo quanto ricostruito dal New York Times, il virus denominato ransomware era stato diffuso on-line da un’organizzazione denominata Shadow Borkers, specializzata nella commercializzazione illegale di materiale informatico rubato alla National Security Agency (Nsa) americana; la Microsoft aveva risposto con un patch di sicurezza già nel marzo scorso, ma glihacker hanno approfittato del fatto che la maggior parte degli obiettivi vulnerabili – specie gli ospedali – non avevano ancora effettuato l’upgrade dei propri sistemi. Il virus è stato trasmesso attraverso un malware inviato per e-mail; una volta installato, questo permetteva al “ransom” di entrare nei pc bloccandone l’accesso ai dati; lo sblocco era possibile solo mediante il pagamento di un riscatto (da cui la denominazione del virus) esclusivamente in bitcoin, ritenuta la valuta meno rintracciabile del mondo. Secondo il Nyt, gli attacchi di ieri sono i primi messi a segno con “un’arma informatica sviluppata dalla Nsa, finanziata dai contribuenti americani e rubata da un avversario”, e poi usata da “cybercriminali contro pazienti, ospedali, aziende, governi e cittadini normali”. 

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