I medici negano a Charlie di morire a casa

LONDRA  – Al cosiddetto “esercito di Charlie” che ha donato 1,4 milione di sterline per le cure negli Stati Uniti che gli sono state negate, i genitori hanno fatto sapere che “Charlie morirà sapendo che è stato amato da migliaia di persone – grazie a tutti per il vostro sostegno”.

La Corte europea dei diritti umani, interpellata sulla drammatica vicenda, ha dato ragione ai tribunali britannici che hanno sostenuto la legalità della sospensione delle cure al bimbo, colpito da una rarissima malattia genetica, che non lascia speranze di sopravvivenza. 

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