Terremoto in Giappone- revocato l’allarme tsunami

TOKYO – Con ancora le ferite aperte dal cataclisma dell’11 marzo scorso la medesima zona del Giappone nord-orientale è stata investita da un violento terremoto. Secondo l’Agenzia Meteorologica Nazionale, il nuovo sisma ha raggiunto un’intensità valutata in via preliminare come pari a 6,8 gradi sulla scala aperta Richter e l’epicentro è stato localizzato non lontano da quello di cinque mesi fa: circa 80 chilometri a sud-est della prefettura di Miyagi, al largo della costa della prefettura di Fukushima e ad una profondità di 20 chilometri al di sotto del fondale oceanico.

Il fenomeno, di potenza tale da far oscillar a lungo gli edifici più alti di Tokyo, ha inizialmente fatto preoccupare l’Agenzia Meteorologia Giapponese che ha, in un primo momento diramato l’allarme-‘tsunami’, successivamente revocato. Nell’annuncio del Centro americano di Segnalazione per il Pacifico è però riportato che «se uno ‘tsunami’ di dimensioni circoscritte è possibile vicino all’epicentro, non sussiste invece la “minaccia” di un fenomeno “distruttivo su vasta scala”. Si prevedono peraltro onde anomale alte fino a circa mezzo metro lungo la costa già travolta dal devastante sisma di magnitudo 9,0 dell’11 marzo scorso e dal conseguente ‘tsunami’». Onde anomale dunque e tra le aree maggiormente esposte quella dove sorge la disastrata centrale atomica di Fukushima Daiichi 1. A rassicurare sul fatto che non erano stati riscontrati ulteriori danni alla stessa centrale ne’ particolari anomalie di funzionamento, in particolar per i sistemi di raffreddamento delle barre di combustibile fissile, è stata la Tepco, la compagnia elettrica che gestisce l’impianto. Tutti i dipendenti in servizio in quel momento erano stati evacuati e fatti concentrare negli appositi rifugi.

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