Regno Unito. Salgono a 75 gli arresti durante sciopero statali

LONDRA – Sono 75 le persone arrestate oggi dalla polizia di Londra durante manifestazioni organizzate nell’ambito dello sciopero del settore pubblico.

Altre 21 persone sono state arrestate quando un gruppo di dimostranti ha fatto irruzione in un ufficio del quartiere di West End, ma la polizia ha spiegato che l’incidente non era legato allo sciopero. Secondo i sindacati circa due milioni di persone hanno partecipato alla protesta, ma il primo ministro David Cameron ha definito lo sciopero  un fiasco.  Contrariamente a quanto affermato dal primo ministro inglese i sindacati hanno definito questa mobilitazione come una delle più imponenti mai viste nel Regno Unito. Pensiamo solo alle scuole chiuse, quasi 20 mila su 21. Ai disagi che si sono registrati nel trasporto pubblico, ai due milioni di lavoratori del pubblico impiego scesi in piazza per protestare contro la riforma del governo che prevede tagli alle pensioni. L’esercito ha dovuto entrare in azione per sostituire il personale alle dogane aeroportuale. Insomma l’isola britannica è andata in tilt per l’adesione quasi totale di questo sciopero epocale, durante il quale non sono mancati i tafferugli. 75 è il numero delle persone arrestate secondo le fonti delle autorità locali. Tuttavia, al di là dei numeri il malcontento è palapabile a qualsiasi latitudine del globo. La crisi economica non ha risparmiato neppure il Regno Unito, dove l’economia del pound sembrava mantenesse una certa supremazia sui mercati internazionali.
La cosa certa è che ovunque si vada il prezzo più alto della crisi finisce sempre per essere addebitato alle fasce più deboli, mentre l’implosione del modello economico occidentale è giunto al capolinea.. Questo è un dato di fatto.

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