Iraq. Serie di attacchi insanguinano da questa mattina il paese da nord a sud

BAGHDAD – Da questa mattina da nord a sud si susseguono in Iraq una serie di attentati in differenti città, compresa Baghdad, che hanno provocato decine di morti e centinaia di feriti.

Continua dunque a salire il bilancio delle vittime. Le ultime notizie parlano di almeno 43 morti e 198 feriti. L’attacco più sanguinoso, almeno da quanto riferisce l’agenzia di stampa Xinhua, che cita fonti governative irachene, si è registrato a Kerbala, città santa sciita, dove due autobombe sono esplose quasi contemporaneamente vicino a una stazione di polizia, uccidendo almeno 13 persone e ferendone altre 38.

 

Nel mirino anche il quartier generale della polizia di Kirkuk, città a 250 chilometri a nord di Baghdad. Qui un attacco è stato sferrato da un kamikaze a bordo di un’autobomba e un altro con un’autobomba. Il bilancio è di almeno dieci agenti di polizia e un civile morti e 42 persone ferite. Una terza autobomba è esplosa a sud di Kirkuk e dieci civili sono rimasti feriti. A Baghdad, che a fine marzo ospiterà il vertice della Lega Araba, un kamikaze a bordo di un’autobomba si è fatto saltare in aria nel quartiere commerciale di Alawi, uccidendo cinque civili e ferendone altri 28. Sempre nella capitale una seconda autobomba è esplosa in un parcheggio vicino al ministero degli Esteri. L’attacco ha fatto almeno tre morti e nove feriti. E sempre a Baghdad in scontri a fuoco nel quartiere occidentale di Mansour, vicino a una chiesa, sono stati uccisi tre agenti di polizia.

 

A Hilla, circa cento chilometri a sud di Baghdad, un kamikaze a bordo di un’autobomba si è fatto esplodere vicino a un cafè, uccidendo due persone e ferendone altre 30. Nella provincia occidentale di Anbar, inoltre, il governatore Qassim al-Fahdawi è scampato a un attacco con un’autobomba a Ramadi. Quattro delle sue guardie del corpo sono rimaste ferite. Sempre a Ramadi un soldato e un civile sono rimasti uccisi e altre 17 persone sono rimaste ferite per l’esplosione di un ordigno al passaggio di una pattuglia dell’Esercito iracheno. Nella stessa provincia, ma a Falluja, è finita nel mirino anche la casa di un poliziotto: sua moglie e suo figlio sono morti per l’esplosione di bombe collocate vicino all’abitazione. Nella provincia orientale di Diyala, sette persone, tra le quali tre agenti di polizia, sono rimaste ferite in diversi attacchi dinamitardi. Nella provincia di Salahuddin, il bilancio di questa giornata di sangue parla di due persone uccise e 13 ferite in diversi attacchi.

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