ROMA - Nato da una coproduzione italo-franco-tedesca è uno dei più importanti film di Luchino Visconti.
ROMA - D’accordo che Federico Fellini è fra i nostri maggiori registi, fra i più grandi del cinema mondiale, maestro indiscusso della macchina da presa, ma avere il cognome nel titolo di un suo film è un onore, salvo errore, mai toccato ad altri cineasti.
ROMA - Franco Zeffirelli è morto nel giugno scorso. Per ricordarlo la Festa del Cinema di Roma presenta fra i classici questo sapiente adattamento della commedia del Bardo in cui a fare la parte del leone è la coppia glamour del momento, siamo nel 1967, la britannica Elizabeth Taylor e il gallese Richard Burton.
Luchino Visconti diresse questo film, il suo penultimo, nel 1974, l’anno dopo aver girato Ludwig e due anni prima di chiudere la sua produzione con L’innocente: sarebbe morto nel 1976. La Festa del Cinema di Roma rende omaggio al grande regista riproponendo uno dei suoi migliori film in un’accurata versione restaurata dal Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale.
“Metello” è un piccolo, elegante film che rievoca con gusto un’epoca lontana: le lotte politiche e sindacali fra anarchici e socialisti a cavallo fra Otto e Novecento. Lo ha diretto nel 1970 Mauro Bolognini, regista raffinato che ha trovato in Piero Tosi il costumista modello per la ricostruzione di atmosfere e garbate suggestioni nella Firenze umbertina.
La “ commare secca”, in un sonetto di Giovacchino Belli. è la morte. Il film, del 1962, è il primo girato da Bernardo Bertolucci appena ventunenne.
Il tiro al piccione, non in senso figurato, ma con piccioni vivi a far da bersaglio alle doppiette degli appassionati (durante il fascismo c’era perfino una “Coppa Edda Ciano” intitolata alla figlia del Duce che richiamava i tiratori più accaniti) è stato nel tempo sostituito, anche come disciplina sportiva, dal meno crudele tiro al piattello.
VENEZIA - Un film che il parmigiano Bernardo Bertolucci ha girato nelle zone di casa: Sabbioneta e in altre limitrofe località della Bassa parmense.
VENEZIA - E’ il primo film interamente girato da Federico Fellini (dopo Luci del varietà firmato l’anno prima in coppia con Alberto Lattuada).
VENEZIA - Correva l’anno 1932, il cinema si stava affermando alla grande, le platee si allargavano a vista, ma non era tutto rose e fiori. Non mancavano i problemi: gli amici del teatro erano i nemici del cinema, che lo vedevano, giustamente, come un pericoloso rivale.
Siamo di fronte a una bolla speculativa destinata a scoppiare? Oppure, come sostiene Beeple, la cui opera digitale è stata venduta per 70 milioni di dollari da Christie’s a New...
Cento anni fa, il 31 maggio 1921, a Pola, la bella città dell’Istria allora italiana, nasceva Alida Valli, la prima vera diva italiana del cinema fin dagli anni Trenta. Sarebbe...